La Serie A va verso un calcio sempre più spezzatino. Tra i vari punti all’ordine del giorno della assemblea dei club di lunedì prossimo a Milano, infatti, è presente anche il tema relativo agli slot orari del prossimo campionato. Sul tavolo c’è anche l’opzione per arrivare fino alla totale sfasatura delle partite, che verrebbero così disputate tutte e 10 in 10 orari diversi. Ma come funziona nel resto d’Europa?
La Gazzetta dello Sport offre un quadro della situazione relativa agli orari delle gare negli altri top campionati europei. A partire dal torneo in cui lo spezzatino è diventato totale, ovverosia la Liga spagnola: in Spagna infatti già da tempo non è prevista nessuna contemporaneità, salvo alcune eccezioni come i turni infrasettimanali, le ultime due giornate o in caso di necessità. Il numero uno della Liga Javier Tebas puntava anche a giocare il lunedì, ma la federcalcio ha chiuso la porta.
Il lunedì è stato tema di scontro anche in Bundesliga: dalla prossima stagione, infatti, scomparirà il Monday Night, dopo le forti proteste dei tifosi. La programmazione del campionato tedesco si apre il venerdì sera, poi si disputa sulle finestre del sabato (15.30 e 18.30), chiudendosi poi alla domenica con gare alle 15.30, 17.30 e la novità delle 19.30.
Più complessa invece la situazione in Premier League. Si parte alle 12.30 di sabato (anche se resta la variante del venerdì alle 20): poi squadre in campo alle 15 e alle 17.30 (con una sfida tra le 19 e le 20 nell’ultimo anno per il Covid). Domenica, invece, le partite si disputano alle 13.30, alle 16 e ogni tanto alle 17.30, per chiudere con il Monday Night.
In Francia, invece, la Ligue 1 non ha ancora trovato accordi per la prossima stagione: nell’ultima annata, la programmazione partiva il venerdì sera, con la gran parte delle gare che invece si disputavano la domenica.