Da rivali a compagni: Gerrard-Ferguson e i Rangers

Il 7 marzo 2021 è una data che rimarrà impressa per sempre nella storia del Rangers Football Club. Dopo dieci anni di attesa, i Teddy Bears sono tornati campioni di…

Gerrard Ferguson Rangers

Il 7 marzo 2021 è una data che rimarrà impressa per sempre nella storia del Rangers Football Club. Dopo dieci anni di attesa, i Teddy Bears sono tornati campioni di Scozia, uscendo da un incubo nel quale erano sprofondati nel 2012, anno del fallimento del club più titolato del Paese. Per i Rangers si tratta del 55esimo titolo nazionale, record assoluto tra le leghe professionistiche mondiali.

Dietro a tutto questo c’è il lavoro di una delle più grandi stelle del calcio d’Oltremanica: Steven Gerrard. L’ex bandiera del Liverpool siede sulla panchina dei Gers dal 2018, quando subentrò al traghettatore Graheme Murty dopo la disastrosa gestione di Pedro Caixinha. Gerrard riuscì a tornare al secondo posto in Scozia sin dalla prima stagione, e addirittura ad approdare agli ottavi di finale di Europa League in quella successiva. Fino al capolavoro di questa stagione, con un campionato letteralmente dominato e vinto con ben due mesi d’anticipo.

Tuttavia, Gerrard non è stato da solo in questa impresa. Come riporta il Daily Mail, a supportarlo e a consigliarlo c’era un’altra stella, forse il più grande allenatore della storia: Sir Alex Ferguson. Il che ha qualcosa di clamoroso, se si considera il rapporto sportivo che c’era tra i due prima di questa stagione: Gerrard capitano e bandiera del Liverpool, Ferguson stratega e condottiero del Manchester United. Le due figure più iconiche degli antipodi della rivalità più sentita nel calcio inglese.

“Vi svelerò un segreto: ho avuto un paio di chiaccherate con lui (Ferguson, ndr). Dal giorno del mio ritiro come calciatore ho messo da parte la nostra rivalità, e lui mi ha concesso un po’ del suo tempo al telefono per permettermi di fargli qualche domanda sulla gestione qua ai Rangers” ha dichiarato Gerrard.

“È stato fantastico durante queste chiacchierate” ha continuato Stevie G, “prima o poi in futuro mi piacerebbe prendere un caffè insieme a lui. Anche lui è d’accordo, e questo è fantastico dal suo punto di vista perché non è costretto a concedermi il suo tempo, soprattutto da rivale. Ma penso che questo dimostri l’uomo che è: non è soltanto l’iconico allenatore che tutti quanti conosciamo”.

Sir Alex Ferguson
(Foto: Martin Rickett, via Onefootball)

Non è una sorpresa che Gerrard abbia chiesto consigli proprio a Ferguson. Sir Alex, scozzese, prima di sedere sulla panchina dello United per 27 stagioni ha avuto un passato da calciatore, e tra il 1967 e il 1969 ha militato proprio nei Rangers. “Sta facendo molto bene” ha dichiarato nei confronti dell’ex rivale, elogiandone anche il lato umano: “È in gamba in tutto, dentro e fuori dal campo. Quando sei un allenatore una conferenza stampa può costarti il posto, ma le sue sono fantastiche. È calmo, è composto, è davvero uno dei migliori in quest’arte”.

[cfDaznWidgetSerieA]

In ogni caso, la stima e il supporto reciproco tra i due ex-rivali non è l’unico aspetto curioso del ritorno al trionfo dei Rangers. Come noto, il club è da sempre la squadra dei protestanti di Glasgow, che si contrappone agli odiati cugini del Celtic, la squadra dei cattolici. Per decenni, entrambe le società sono state categoriche: nessun cattolico poteva giocare per i Rangers, nessun protestante poteva giocare per il Celtic.

Da qualche anno, tuttavia, i Gers hanno messo da parte questa politica esclusivista. L’apertura ha pienamente ripagato: a riportare il titolo a Ibrox ci ha pensato Steven Gerrard, inglese sì, ma di famiglia cattolica, tanto che una delle figlie si chiama Lourdes. E c’è di più: Gerrard è stato una bandiera del Liverpool, la cui tifoseria è da sempre vicina a quella del Celtic. Una delle tante storie nella storia di questa incredibile stagione del Rangers Football Club.