Tra le voci circolate in settimana sui club della Superlega, molte di queste riguardavano il presidente bianconero Andrea Agnelli. Il numero 1 della Juventus è stato, insieme a Florentino Perez, uno dei principali promotori del progetto, e il naufragio del torneo ha sollevato l’ipotesi di dimissioni dalla carica.
Certe voci suggerivano Evelina Christillin, membro di nomina UEFA all’interno dell’esecutivo FIFA, come successore di Agnelli alla presidenza della Juventus. E’ stata lei stessa però a smentire questa possibilità nei giorni scorsi e a proposito del ruolo del club nella tanto discussa Superlega ha detto: «La figuraccia è stata purtroppo planetaria».
Così, intervistata da Il Fatto Quotidiano, Christillin ha parlato del suo legame con la famiglia Agnelli: «Chi mi odiava o soltanto antipatizzava mi chiamava “la signora degli Agnelli”, per segnalare la mia eccessiva familiarità e adombrare, come si usa, il favore immeritato. Le malelingue non hanno età, hanno invece tempo libero e svolgono ottimamente il loro compito. Le posso dire? Me ne sono sempre infischiata!», racconta.
Tornando sulla possibilità di diventare presidente della Juve, ha aggiunto: «Assolutamente infondata la notizia e già plurismentita. Nessuno mi ha chiamata e se vuole la mia opinione penso che Andrea Agnelli continuerà nel ruolo».
«Con la Juve è un amore infinito, inesauribile, totale. Ed è già un orgoglio il solo fatto di poter essere annoverata tra le possibilità. Non ha fondamento l’ipotesi ma fa immenso piacere per la stima che immagino la sostiene», ha aggiunto.
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La donna, storicamente vicina alla famiglia Agnelli e juventina, ha voluto spendere due parole per il popolo bianconero: «Dobbiamo avere una visione diacronica del fenomeno Juve. Resistere alle pulsioni del presente, alla figuraccia patita, all’impellenza di un giudizio e confortarci con la storia più che centenaria di questa grande squadra. È sempre stata in mano a una sola famiglia mentre le altre compagini sono barattoli che viaggiano tra gli Emirati, la Cina e fondi americani. La nostra è una storia vittoriosa, ineguagliata».