Rosso (Vicenza): «Il Made in Italy? Dovrà disciplinarsi»

Milanista per tifo, ma proprietario del Vicenza, Renzo Rosso è stato di recente nominato delegato di Confindustria per eccellenza, bellezza e gusto dei marchi italiani. Rosso è fondatore di Only…

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Milanista per tifo, ma proprietario del Vicenza, Renzo Rosso è stato di recente nominato delegato di Confindustria per eccellenza, bellezza e gusto dei marchi italiani. Rosso è fondatore di Only The Brave (OTB), la holding che detiene marchi come Diesel, e che allo stesso tempo è proprietaria del club biancorosso.

A seguito del nuovo incarico, l’imprenditore ha rilasciato una lunga intervista a MF-Fashion. Un incarico accolto con una speranza. Quella di poter portare la sua concretezza nel dialogo con le istituzioni. Il suo sarà un ruolo importante, in un momento cruciale per il Paese.

«Questa nomina è stata una sorpresa. Già in Camera nazionale della moda italiana avevo dato la mia disponibilità a essere un rappresentante che andasse a parlare con il governo e le istituzioni. Carlo Bonomi, che è un mio amico, mi ha poi coinvolto in un momento cruciale e di cambiamento per il Made in Italy. Oggi i nostri brand sono nelle vie più belle del mondo e contribuiscono all’immagine del Paese all’estero. Dobbiamo fare di tutto per tutelarli e spero di poter dare il mio contributo in questo», ha esordito.

Sull’expertise che potrà mettere a disposizione: «In questi anni ho maturato una grande esperienza investendo, oltre che nella moda, in moltissimi altri settori. Sono molto visionario e aperto anche al digitale da sempre. Basti pensare che ho aperto con Diesel il primo digital online store in Europa nel 1996, sono stato il primo socio di Yoox».

Rosso cercherà «di dare ancora più lustro al nostro Made in italy e alla creatività di questo Paese magnifico dove viviamo». Made in Italy che, per ripartire, «ha bisogno prima di tutto di salvare la filiera, la vera concretezza del mondo del lusso, ricevendo i finanziamenti che l’Europa ha messo a nostra disposizione. Di investire sulla sostenibilità che sta diventando un must per le nuove generazioni».

«Inoltre – ha aggiunto –, anche i grandi player distributivi stanno cominciando a chiedere delle percentuali di prodotti green che vogliono da subito. Di finanziare lo sviluppo tecnologico, oggi fondamentale, e assumere i giovani per averne il maggior numero possibile a bordo delle aziende. I giovani hanno già innate le caratteristiche del mondo sostenibile e del digitale. Saranno loro a dare un cambio di marcia».

Secondo Rosso, fare sistema sarà fondamentale per la ripartenza: «Sono stato già a un incontro al Mise-Ministero dello sviluppo economico e ho già avuto un primo impatto. Sono tutte persone fantastiche quelle con cui mi sono confrontato, però parliamo una lingua diversa. Io sono un imprenditore molto più concreto, loro sono più abituati a dialogare con le istituzioni. Dovrò imparare tante cose ma spero anche di portare la mia concretezza e velocità operativa».

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Infine, sulla possibilità di una ripartenza in autunno: «Sì per certi aspetti anche prima perché la voglia di uscire, incontrare, vestirsi e festeggiare è tanta. Questa volta però non dobbiamo sbagliare per non ricadere una quarta volta. Dobbiamo rispettare tutto come in Cina dove c’è una ripresa economica pazzesca ma c’è anche una disciplina pazzesca».

«Mi auguro che saremo tutti più disciplinati. Chiedo poi a questo governo, che sta già dando un’impressione di grande serietà, di implementare più velocemente il digitale per avere dei pass con i quali muoversi. Penso che la vita non sarà più la stessa per i prossimi 2/3 anni. Per questo andranno maggiormente disciplinati i comportamenti delle persone», ha concluso.