EURO 2020, ore decisive per gli stadi aperti: la FIGC attende il sì

Mercoledì scadranno i termini entro cui l’Italia e le Federazioni dei Paesi interessati dovranno far sapere alla UEFA se saranno in grado o meno di garantire stadi aperti, almeno parzialmente,…

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Mercoledì scadranno i termini entro cui l’Italia e le Federazioni dei Paesi interessati dovranno far sapere alla UEFA se saranno in grado o meno di garantire stadi aperti, almeno parzialmente, in occasione di EURO 2020. Per quanto riguarda la FIGC, tuttavia, i segnali sembrano positivi.

La decisione se aprire o meno spetta comunque a Governo e autorità sanitarie. Il presidente Gravina è al telefono per garantire il via libera, che permetterebbe alla città di Roma di ospitare le gare degli Azzurri, a cominciare dalla sfida inaugurale con la Turchia.

In questa operazione il presidente federale è supportato dal sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali. Un’eventuale “no” a questa richiesta toglierebbe all’Italia la possibilità di disputare le gare del suo girone in casa.

Il ministro Speranza, in ogni caso, ha da tempo dato la disponibilità ad allestire un progetto ad hoc affinché l’Olimpico apra in modalità limitata. Delle dodici città scelte per l’Europeo itinerante (oltre a Roma: Amsterdam, Baku, Bilbao, Bucarest, Budapest, Copenaghen, Dublino, Glasgow, Londra, Monaco e San Pietroburgo), solo alcune hanno finora fornito le garanzie richieste.

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