Saras chiude il 2020 con una perdita netta di 197 milioni di euro registrando un forte impatto della pandemia “che ha provocato un drastico calo della domanda e dei margini, in un anno senza precedenti per l’industria della raffinazione”.
L’ebitda è stato negativo per 20,8 milioni. Il nuovo Piano Industriale 2021-24 approvato oggi prevede “margini ancora deboli nel 2021, in ripresa nella seconda metà dell’anno, e in recupero a livelli prossimi a quelli pre-Covid nel periodo 2022-2024”
Per il 2021 Saras mette in campo una serie di misure di significativa riduzione dei costi e degli investimenti. Prosegue però la strategia di sostenibilità e transizione energetica conlo sviluppo di nuova capacità rinnovabile, con l’obiettivo di circa 200MW di capacità installata nel 2021 e di nuova capacità rinnovabile sino a 500 MW nel 2024 anche attraverso lo sviluppo di nuove partnership.
“Era atteso che l’ultimo trimestre dell’anno sarebbe stato l’inizio del recupero, purtroppo la pandemia si è nuovamente riacutizzata smorzando così i segnali di ripresa, che però oggi si intravede” commenta il presidente Massimo Moratti.