Banca Ifis bilancio 2020 – Banca Ifis ha chiuso il 2020 con un utile netto di 68,8 milioni di euro, in calo del 44% sullo scorso esercizio, ma superiore alla guidance fornita al mercato, che stimava profitti compresi tra i 50 e i 65 milioni.
Sul calo dell’utile, si legge in una nota dell’istituto, hanno pesato rettifiche e accantonamenti addizionali imputabili all’emergenza Covid-19 per 76 milioni di euro «per far fronte all’atteso deterioramento della qualità degli attivi nel business commerciale e ai più lenti recuperi nel business Npl».
Nel corso dell’anno Banca Ifis ha migliorato la posizione patrimoniale, con un cet1 salito all’11,29%. Il margine di intermediazione (commissioni e margine di interesse) ha subito un calo del 16,2% a 468 milioni negativamente influenzato dagli effetti della pandemia mentre i costi operativi sono saliti del 4,4% a 308 milioni, prevalentemente per il sostenimento di costi non ricorrenti.
[cfDaznAlmanaccoCalcioPlayer]
Il gruppo veneto riporta inoltre un ulteriore rafforzamento della posizione di liquidità: circa 1 miliardo al 31 dicembre tra riserve e attivi liberi finanziabili in Bce. Hanno inoltre superato le stime gli acquisti di Npl, che nell’anno sono stati pari a 2,7 miliardi di euro rispetto ai 2,4 miliardi di euro previsti a inizio anno.
Il cda proporrà all’assemblea del prossimo 22 aprile un dividendo di 0,47 euro per azione, pari a un monte dividendi di 25 milioni, a valere sul bilancio 2020, in linea con le raccomandazioni della Banca d’Italia, il cui pagamento resta congelato, al pari di quello da 1 euro ad azione relativo al 2019, fino al 30 settembre prossimo.