Si scioglie il nodo sul nuovo ceo di Unicredit: Andrea Orcel è il nuovo amministratore delegato dell’isitituto di credito milanese. Prende il posto lasciato dal francese Jean Pierre Mustier.
Classe 1963, romano di nascita, l’ex enfant prodige della finanza mondiale è cresciuto in Goldman Sachs e Merrill Lynch prima di approdare in Ubs, dove è stato responsabile dell’investment banking dal 2014 al 2018
Sarebbe poi dovuto diventare ceo di Banco Santander ma quando ha capito che i vertici della banca spagnola si sarebbero rifiutati di onorare lo stipendio concordato, circa 50 milioni, Orcel, come ha scritto Forbes, “non l’ha presa bene e ha intentato una causa da 112 milioni contro la banca più potente d’Europa. Che gli deve forse qualcosa, perché proprio grazie a Orcel il Santander riuscì a vendere Banca Antonveneta al Monte dei Paschi per 9 miliardi cash – più altri 7 miliardi di debiti – prima dello scoppio della crisi del 2007-2008″.
Molte le sue operazioni importanti poco più che trentenne, ha avuto un ruolo chiave nella nascita di Unicredit, mettendo a punto la fusione con il Credito italiano. Subito dopo, fu l’artefice della nascita di Bbva, il secondo gruppo spagnolo. Passato da Goldman Sachs a Merrill Lynch, ha lavorato lo spezzatino dell’olandese Abn Amro, con il coinvolgimento della belga Fortis, dello spagnolo Banco Santander e della Royal Bank of Scotland.
Ora la nuova avventura in Unicredit dove si dice potrebbe dover gestire la fusione con Banca Monte dei Paschi all’interno del consolidamento del settore