Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha inviato nella giornata di oggi una lettera a Calcio e Finanza sul tema delle seconde squadre. Ringraziando il numero uno della Lega Pro, pubblichiamo integralmente l’intervento.
«Il calcio deve investire sui giovani e sulla loro crescita. È la base per il futuro. L’esperienza della Juventus, in particolare, con Hamza Rafia dimostra che c’è bisogno di far crescere i giovani talenti. Il nostro calcio ne ha bisogno».
«Noi come Lega Pro, siamo la lega che vuol formare i giovani calciatori per le Nazionali italiane per le squadre di serie A e B e per patrimonializzare i club».
«Faccio un passo indietro. Il 15 marzo 2019 organizzammo un tavolo con le componenti del calcio all’Allianz Stadium sul tema delle potenzialità del calcio dei giovani».
«Dissi e dico che sarà fondamentale, però, superare i prestiti e puntare sui nostri settori giovanili in un modo semplice: io formo giovani calciatori e tu devi corrispondere per questo servizio che faccio al calcio italiano. Il progetto seconde squadre è essere coraggiosi, ma al tempo stesso anticipare i tempi delle scelte».
«Domenica scorsa, Rafia aveva giocato in Serie C, contro la Carrarese, ed aveva segnato oltre a ripetersi nella gara di Coppa Italia della prima squadra bianconera con il Genoa».
«La Juventus ha fatto giocare Portanova, Dragusin e Wesley, in panchina c’erano Frabotta, ormai stabile in serie A, ed altri tre calciatori giovani della squadra di Serie C».
«Facendo un bilancio: quali Nazionali fanno giocare della Juventus Under 23? L’Under 21 sei giocatori; l’Under 20 sette giocatori e l’Under 19 quattro giocatori».
«Vediamo le presenze in prima squadra: nel campionato 2018-19 sei calciatori per 10 presenze; 2019-2020 sei giocatori per quattordici presenze; 2020-2021 tre giocatori per diciotto presenze. Aggiungo due stabili nella rosa della prima squadra, Frabotta e Portanova».
«Quindi il progetto seconde squadre quanto valorizza i giovani calciatori? Prima di rispondere faccio una provocazione: perché la Juventus di Andrea Agnelli vince nove scudetti di seguito?»
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«Oso dire che questo fatto non è un elemento secondario perché dimostra che la Juventus è capace di cogliere le opportunità che si presentano e lo fa subito, nel momento in cui si presentano. Con ciò valorizza i suoi calciatori giovani mettendoli alla prova in un campionato competitivo. Ha un progetto che prevede la valorizzazione sul mercato internazionale e nazionale».
«Aggiungo che dobbiamo regolamentare le multiproprietà, altrimenti il progetto non funziona perché lascia varchi aperti».
«È venuto il momento di sederci intorno ad un tavolo con la Serie A e la Serie B e ragionare a sistema per sviluppare un processo che renda il calcio italiano sostenibile, competitivo e capace di valorizzare i giovani calciatori. Del presente oltre che del futuro».