Il caso dei tamponi della Lazio si allarga. Nella giornata di ieri, Urbano Cairo, presidente del Torino avversario dei biancocelesti domenica scorsa, ha inviato alla Procura federale e per conoscenza alla FIGC un esposto, in base a «notizie di stampa», per possibili violazioni del protocollo della Lazio in occasione della partita.
Un esposto scattato a seguito dell’indagine aperta dal procuratore federale Chiné, che mira a verificare il rispetto delle disposizioni. Oggetto dell’inchiesta – scrive Repubblica – rischia di essere l’allenamento di martedì, quando Immobile (negativo sia venerdì che sabato) ha svolto la seduta con i compagni nonostante un test “debolmente positivo” effettuato il giorno prima.
Sarà la Procura a valutare se questa sia stata una violazione – per la Lazio non c’era pericolo di contagio – e quindi se deferire il club. Lotito è furioso, si dice pronto ad avviare azioni non solo contro il Synlab ma addirittura contro la UEFA.
Alla lunga, le divergenze tra laboratori rischiano di diventare un problema. Di unificarli si parla da giorni in Lega e una soluzione ci sarebbe: affidarne la competenza alla Federazione medico sportiva, unica società scientifica accreditata dal Ministero della Salute per la medicina dello sport.