Serie A-fondi, la media company punta ai diritti tv della Serie B

Serie A media company punta diritti tv Serie B – I termini per la presentazione dei programmi definitivi per le offerte per il 10% della media company della Serie A…

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Serie A media company punta diritti tv Serie B – I termini per la presentazione dei programmi definitivi per le offerte per il 10% della media company della Serie A all’advisor Lazard sono stati posticipati a venerdì 2 ottobre. I club si ritroveranno poi nell’Assemblea della Lega di Serie A venerdì 9 ottobre e nell’occasione passeranno di nuovo ai voti. Secondo quanto riporta MF-Milano Finanza, se i 20 presidenti del massimo campionato di calcio dovessero dire di sì, inizierebbe poi ufficialmente.

In questi giorni è maturata l’idea per bypassare lo scoglio rappresentato dall’ostruzionismo e dalle richieste della Serie B. L’ipotesi è di fare, successivamente alla creazione della newco, un’immediata congrua offerta per i diritti della Serie B, con l’obiettivo finale di creare il canale tematico del calcio italiano da valorizzare e vendere alle varie piattaforme tv e tlc offrendo un palinsesto composito e articolato.

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Una soluzione che permetterebbe alle squadre di B di ottenere un ristoro dalla cessione miliardaria del 10% della newco della A e di avere una visibilità chiara e immediata sugli incassi della vendita dei diritti televisivi per il triennio in questione e dare quindi ossigeno a conti e bilanci messi a dura prova dalla pandemia.

Per quanto riguarda la sfida tra i fondi per l’ingresso nella newco: l’offerta della cordata composta da CVC, Advent e Fsi è di 1,625 miliardi, quella di Bain Capital e Neuberger Berman (a cui si è unita Mediapro) è di 1,35 miliardi.

MF-Milano Finanza riporta l’approccio del gruppo Advent-Cvc-Fsi con Tim (sponsor della Serie A) e della trattativa con il broker americano Img Media (in particolare il suo presidente, Ioris Francini, potenziale candidato alla poltrona di top manager della media company) e soprattutto con chi potrebbe essere interessato a rilevare i diritti del calcio italiano negli Usa, a partire da Amazon e Netflix. Un’opportunità, quest’ultima, confermata nei giorni scorsi anche dall’amministratore delegato della Lega di A, Luigi De Siervo.