“Noi del Ministero della Salute siamo contrari alla riapertura degli stadi. Il Ministro ha ribadito che prima ci sono le scuole e poi eventualmente ci occuperemo degli stadi. Questo significa che prima bisognerà vedere l’impatto della riapertura delle scuole e di quanto si alzerà l’indice di riproduzione virale e poi, in caso, si potrà aprire una discussione sugli stadi”. Lo ha dichiarato Sandra Zampa, sottosegretaria di Stato alla Salute, a Radio 24.
“In questo momento le Regioni possono gestire la cosa, è la stessa situazione che si è venuta a creare con le discoteche. Sull’eventuale intervento da parte dello Stato, però, deciderà il Ministro”, ha concluso Zampa.
La proposta elaborata ieri dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome prevede “la partecipazione di spettatori muniti di mascherine, a cui sia stata misurata la temperatura in ingresso, esclusivamente in posti a sedere assegnati personalmente, distanziati e nei limiti massimi del 25 per cento della capienza dell’impianto”.
“Si tratta – ha spiegato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Giovanni Toti – di testi che rappresentano un importante contributo per la ripresa delle diverse attività sportive. Il mondo dello sport ha sofferto, come altri settori, di un fermo prolungato dovuto alla gestione della pandemia. Ora occorre riattivare l’intero settore sportivo, puntando su una presenza limitata di pubblico e sul massimo livello di prevenzione”.