«Il progetto della Serie A sui fondi così è assurdo»

«I club stanno vendendo ai fondi un bene futuro di cui non possiedono l’intera proprietà». Adriano Galliani e la Serie B si scagliano contro il progetto per l’ingresso dei fondi…

Galliani ricoverato Coronavius

«I club stanno vendendo ai fondi un bene futuro di cui non possiedono l’intera proprietà». Adriano Galliani e la Serie B si scagliano contro il progetto per l’ingresso dei fondi di private equity nella nuova media company della Lega Serie A. L’ad del Monza, che già nei giorni scorsi aveva sollevato il tema in un botta e risposta con il presidente di Lega Paolo Dal Pino, è tornato a puntare sull’argomento in un’intervista a MF-Milano Finanza.

«Sui diritti televisivi dei campionati a partire dal 2021/2022 stanno decidendo i partecipanti alla stagione 2020/2021, tre dei quali verranno sostituiti l’anno venturo da tre neopromosse», ha aggiunto il dirigente brianzolo, tra l’altro ex presidente della Lega Serie A.

«Nell’ultimo decennio 35 società hanno giocato in Serie A: come si può pensare di andare avanti con questa faciloneria?», ha proseguito Galliani. «Nella forma attuale il progetto è assurdo. Anche chi disputa il campionato 2020/2021 incasserebbe soldi dai private equity, benché la vendita riguardi i diritti solo a partire dalla stagione 2021/2022, quando tre dei club firmatari dell’accordo saranno retrocessi, mentre i tre club promossi dalla B si troveranno dinanzi al fatto compiuto. Così com’è, l’affare non può che essere bloccato», ha concluso Galliani.

Sul tavolo le offerte sono quelle di due cordate, Cvc-Advent-Fsi (1,625 miliardi per il 10% della media company) e Bain-Neuberger Berman (1,35 miliardi sempre per il 10%).

Il presidente di Lega Paolo Dal Pino aveva risposto ai dubbi sollevati da Galliani nei giorni scorsi prima con una lettera, in cui rassicurava che erano stati valutati tutti gli aspetti. Nel corso della conferenza stampa post assemblea, Dal Pino ha poi aggiunto: “Il presidente Galliani ha inviato una lettera a cui ho risposto, tutte le cose che ha sottolineato le abbiamo tenute in considerazione. Siamo comunque assistiti da studi legali importanti che hanno valutato tutto. Il tema che ha sollevato è chiaro e riteniamo che non sia ostativo rispetto al nostro progetto, perché abbiamo soluzioni e risposte”.