Serie A femminile, ipotesi playoff e playout in sede unica a luglio

Playoff Serie A femminile – Nel Consiglio Federale di oggi si deciderà il destino della stagione 2019/20 della Serie A femminile. Nella settimana passata, la ripartenza ha ricevuto due picconate…

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Playoff Serie A femminile – Nel Consiglio Federale di oggi si deciderà il destino della stagione 2019/20 della Serie A femminile. Nella settimana passata, la ripartenza ha ricevuto due picconate che rischiano di esserle fatali, come riporta la Gazzetta dello Sport. In primo luogo si sono opposti i medici dei 12 club, poi l’assemblea delle società, spaccata di fronte all’idea di riprendere con soli cinque squadre favorevoli.

Il presidente Gravina oggi chiederà di riprendere il campionato, il che sarebbe un chiaro messaggio lanciato dalle protagoniste della Serie A donne legato alla parità di diritti e in particolare sul tema del professionismo, di cui ha parlato Sara Gama.

Il capitano della Juventus e della Nazionale femminile, durante la trasmissione «Otto e mezzo» su La 7: “Si è deciso di non chiuderci ma di mandarci avanti come i professionisti: riprendere può essere un’opportunità, non va fatto a tutti i costi. Servono protocolli ad hoc. E serve il professionismo perché con sé porta le tutele legali».

La Federazione ha tutte le intenzioni di concludere la stagione e  per far questa ha varato una manovra di aiuti, il “salva calcio”: 700 mila euro per il completamento delle sei giornate mancanti, più il recupero tra Milan e Fiorentina. Briciole rispetto ai 10 milioni destinati dalla Federcalcio francese alle donne e ai 700 mila per ogni club di Bundesliga di quella tedesca, come riporta il Corriere della Sera.

Nella decisiva riunione di oggi il presidente federale potrebbe proporre una soluzione di compromesso: sede unica per playoff e playout nella seconda metà di luglio per decidere posti Champions e retrocessioni, titolo alla Juve prima con 44 punti. I tornei verrebbero disputati con l’applicazione del protocollo anti-Covid fornito e pagato dalla Figc.