L’ex presidente del Cagliari Calcio e attuale patron del Brescia, Massimo Cellino, è stato condannato a due anni per violazioni paesaggistiche nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas a Quartu Sant’Elena (Cagliari).
Assolto per non aver commesso il fatto dalla più grave accusa di peculato, l’ex patron rossoblu è stato ritenuto responsabile solo di un delitto ambientale, una contestazione già sulla strada della prescrizione. Mentre sono stati assolti da tutti i capi di imputazione l’ex sindaco di Quartu Mauro Contini e l’ex assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lillu.
La vicenda è quella relativa allo Stadio Is Arenas, a seguito della quale furono arrestati l’allora Sindaco del Comunque di Quartu Sant’Elena, un assessore e altri esponenti tecnici comunali, nonché lo stesso Massimo Cellino, all’epoca ancora presidente del Cagliari Calcio.
Ad assistire Cellino sono stati l’avvocato Giorgio Altieri, partner di Tonucci & Partners, insieme al professore Giovanni Cocco. Altieri esprime soddisfazione, seppure parziale, per l’esito del processo e dichiara: “Solo dopo la lettura delle motivazioni, potremo dare una spiegazione ragionata della pronuncia odierna. Certo è singolare che la responsabilità di quelle violazioni sia stata ascritta al presidente Cellino, che mai si è occupato in alcun modo della procedura amministrativa, gestita interamente dai tecnici del Comune di Quartu Sant’Elena, e per la quale il presidente Cellino si era affidato a tecnici competenti, che oggi – e ce ne rallegriamo – sono stati prosciolti”.
Altieri aggiunge che: “Certamente andremo fino in fondo, in quanto siamo intimamente convinti dell’assoluta estraneità del presidente Cellino a tutte le contestazioni che gli erano state fatte. Il risultato odierno già conferma che non c’erano in assoluto i presupposti per gli arresti che il presidente Cellino ebbe a subire”.