I numeri della semestrale non sono cambiati per la Roma, ma il club giallorosso inizia a fare i conti con il potenziale impatto economico e finanziario dell’emergenza coronavirus. Nel comunicato che ha accompagnato l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019, chiuso con un rosso di 86,97 milioni di euro, la società di pallotta fa infatti il punto sulla situazione, partendo dal taglio degli stipendi per 30 milioni di lordi.
Una cifra che, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, non basterà a limitare i danni: il bilancio al 30 giugno 2020 dovrebbe chiudersi con un rosso di circa 110 milioni di euro. Ma molto dipenderà da come si evolverà la situazione di emergenza sanitaria in Italia.
“Ad oggi, non vi è certezza circa la possibilità di concludere regolarmente la stagione sportiva in corso e, nell’ipotetica circostanza in cui la Federcalcio fosse costretta ad annullare la stagione sportiva, un riflesso negativo potrebbe emergere principalmente sui proventi residui rivenienti dalla biglietteria, dai Diritti televisivi e delle Sponsorizzazioni e dall’attuale posizionamento nella classifica di serie A, che comporterebbe la mancata qualificazione alla UEFA Champions League”, scrive il club giallorosso nel comunicato. Le stime, secondo la Gazzetta, parlano di potenziale mancati ricavi per 13 milioni dai diritti tv, 9-10 milioni per la biglietteria e circa 4-5 milioni dagli sponsor.
“La società continuerà a monitorare l’ evolversi della situazione emergenziale, in considerazione del mutevole quadro normativo e del complesso contesto economico globale, al fine di valutare eventuali nuove misure a tutela delle proprie fonti di ricavo e dei propri asset”, spiega la Roma nel comunicato.
Tuttavia, il club indica già le opzioni necessarie “a garantire un’adeguata gestione patrimoniale, finanziaria e dei fabbisogni di cassa, che permettono di fare fronte ai propri fabbisogni derivanti dall’attività operativa, dagli investimenti effettuati e dai debiti finanziari in scadenza nei prossimi 12 mesi”.
“In particolare, la Società prevede di coprire il proprio fabbisogno finanziario e di poter disporre di sufficienti risorse patrimoniali attraverso:
- i flussi finanziari generati dall’attività ordinaria compresi, tra l’altro, gli eventuali ulteriori flussi di cassa operativi netti che potrebbero essere conseguiti nel corso della partecipazione alla competizione UEFA Europa League della corrente stagione, nonché dell’eventuale partecipazione alle competizioni europee nella prossima stagione sportiva;
- l’eventuale cessione di asset aziendali disponibili, ed in particolare dei Diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, che farebbe emergere valori al momento inespressi, in continuità con quanto avvenuto negli ultimi esercizi, anche tenuto conto che il valore di mercato complessivo dei DPS è ragionevolmente superiore al valore contabile e rappresenta, pertanto, una solida base di sicurezza finanziaria ed economica per il futuro. Ad ogni modo, si segnala che la cessione dei Diritti pluriennali alle prestazioni sportive è in ogni caso condizionata, oltre che all’accordo tra le due società sportive, all’accettazione del trasferimento da parte del calciatore stesso, la cui decisione è al di fuori del controllo aziendale;
- l’apporto di ulteriori risorse finanziarie e patrimoniali da parte dell’azionista di riferimento, nella misura necessaria per sopperire ai bisogni finanziari e patrimoniali del Gruppo”.