Giocare le coppe ma non i campionati: l'Uefa e l'assaggio di Superlega

L’idea di una Superlega continua a veleggiare sul calcio europeo e la ripresa post coronavirus potrebbe offrirne un assaggio. Date le difficoltà che i campionati stanno incontrando sulla strada del…

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L’idea di una Superlega continua a veleggiare sul calcio europeo e la ripresa post coronavirus potrebbe offrirne un assaggio. Date le difficoltà che i campionati stanno incontrando sulla strada del ritorno in campo per i campionati, si va verso una Super Champions sempre più simile a un Europeo o a un Mondiale.

Il governo francese ha annunciato che la Ligue 1 non riprenderà, una soluzione che si fa sempre più concreta anche per il calcio italiano. La Lega di Serie A ha preparato una lettera per chiedere al governo di comunicare date certe oppure prendersi la responsabilità di interrompere la stagione.

La Uefa invece non ha alcuna intenzione di fermarsi e ha sul proprio tavolo varie ipotesi per portare a conclusione le coppe continentali, dal mantenimento della formula utilizzata fin qui, al cambio di formato disputando dai quarti in poi delle Final Eight in un’unica location. Le date sono già state stabilite e vedranno le protagoniste sfidarsi fra il 3 e il 29 agosto, ma la Federcalcio europea sarebbe disposta anche a concentrare le fasi finali nelle ultime due settimane del mese.

Il Psg si è già organizzato: dopo la chiusura anticipata della Ligue 1, che al club parigino costerà «almeno 200 milioni di danni», il presidente Al Khelaifi è pronto a traslocare il club in Qatar per allenamenti finalizzati alla Champions, che resterebbe quindi l’unica competizione in agenda. E non servirà il via libera del governo francese.

Le difficoltà Per le squadre di Serie A impegnate in Europa invece si manifesterebbero due problemi, come evidenziato da La Repubblica: da un lato dove allenarsi, visto che il governo difficilmente autorizzerebbe sedute di gruppo dopo aver bloccato il campionato; dall’altro dove disputare le partite, vista la difficoltà di trovare un Paese disposto ad accogliere squadre provenienti da Piemonte o Lombardia senza un periodo di quarantena.

L’emergenza sanitaria potrebbe spianare la strada per l’istituzione, in un futuro non troppo lontano, della Super Champions, dato l’indebolimento dei campionati nazionali a causa del crollo delle realtà medio piccole, che avranno molte più difficoltà ad affrontare la crisi economica causata dalla pandemia, rispetto alle big europee.

L’aumento della forbice tra grandi e piccole squadre alla lunga rischia di far crollare il valore dei campionati nazionali che incasseranno sempre meno dalle tv, ben felici invece di investire in una Superlega.