L’assemblea di Lega che andrà in scena domani avrà tra i punti più importanti dell’ordine del giorno «l’aggiornamento sui rapporti con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021». I club dovrebbero avere un’indicazione chiara sulla volontà dei broadcaster per quanto riguarda la sesta rata dei diritti tv.
Stando a La Gazzetta dello Sport, la posizione delle emittenti è chiara: opposizione al pagamento dell’intero importo – dovuto entro i primi di maggio – e richiesta di sconti e dilazioni. Una proposta che i club non avevano accettato, chiedendo a Sky, DAZN e IMG di rispettare i contratti.
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In particolare, Sky e DAZN avevano ipotizzato due scenari in caso di ripresa o di stop definitivo al campionato, con sconto proporzionato. Doppio scenario che la Lega aveva già calcolato: considerato che il taglio dovrebbe nel caso essere riconosciuto a tutti i licenziatari, il mancato incasso per i club sarebbe di 210 milioni nel primo caso, 440 nel secondo.
Ad ora i club si sentono tutelati, dato che il «corrispettivo non può essere in alcun modo ridotto o altrimenti modificato nel caso che il licenziatario non possa esercitare tutto o in parte alcuno dei diritti audio-televisivi o non possa sfruttare in tutto o in parte il segnale per qualsiasi causa diversa da inadempimento della Lega serie A».
E al momento la maggioranza dei club resta intenzionata a riprendere il campionato, motivo per cui ci si aspetta che i pagamenti siano regolarmente versati. E la causa di forza maggiore non è contemplata negli accordi.
Tuttavia, le tv prenderanno tempo. Sky e DAZN non commentano ma fanno filtrare l’idea di un dialogo costruttivo con la Lega alla ricerca di soluzioni opportune. Una linea di dialogo che anche la Lega potrebbe scegliere di portare avanti per arrivare a una sintesi delle due posizioni: specie se il campionato non riprendesse, una trattativa di rinegoziazione diventerebbe necessaria.