Da Tottenham Stadium ad Amazon Stadium. Il colosso dell’e-commerce avrebbe infatti messo nel mirino i naming rights del nuovo impianto londinese, inaugurato nella passata stagione.
Secondo il Daily Mail, tra le opzioni sul tavolo per gli Spurs ci sarebbe infatti anche Amazon, che avrebbe espresso un notevole interesse per la potenziale partnership.
Tuttavia qualsiasi accordo è lontano dal giungere ad una conclusione, data l’incertezza finanziaria causata dalla crisi del coronavirus e la presenza di un certo numero di altre parti interessate, tra cui anche Nike.
Amazon vanta però un legame già forte con gli Spurs che nasce dalla collaborazione tra la squadra di londra e il colosso del commercio online per il loro prossimo documentario dietro le quinte sulla stagione del Tottenham, intitolato “All or Nothing”.
Il presidente Daniel Levy ritiene di poter ottenere almeno 25 milioni di sterline a stagione per i prossimi 10 anni per l’accordo sui diritti di denominazione, che sarebbe l’accordo sugli stadi più redditizio nella storia.
L’appeal, per le aziende che voglio stringere una partnership con gli Spurs, non deriva solo dal giro di affari che ruota intorno alle competizioni di cui il Tottenham è protagonista, Premier League e Champions League, ma anche dal fatto che lo stadio sia utilizzato per ospitare partite NFL, così come vari altri eventi sportivi e sociali di alto profilo.
I progressi del Tottenham nel tentativo di ottenere un accordo per i diritti di denominazione sono stati ritardati a causa della pandemia di Covid-19 e il presidente Levy teme che non sarà in grado di raggiungere la cifra di un miliardo che era stata stabilita, dato l’attuale clima finanziario. Amazon, tuttavia, ha certamente il potere economico di soddisfare la valutazione del Tottenham..