I calciatori di Premier League aprono al taglio degli stipendi

Anche Oltremanica l’emergenza Covid-19 sta avendo un forte impatto sull’economia. E il football si adegua. Lo stop al torneo travolge i club, i tifosi, le tv, l’indotto e ovviamente i…

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Anche Oltremanica l’emergenza Covid-19 sta avendo un forte impatto sull’economia. E il football si adegua. Lo stop al torneo travolge i club, i tifosi, le tv, l’indotto e ovviamente i calciatori. Questi, responsabilmente, hanno già annunciato battaglia se il Board decidesse di rispedirli in campo il 1 giugno per concludere a porte chiude il campionato entro 6 settimane. Tra i giocatori, infatti, serpeggia la paura che trovarsi il campo e gli spogliatoi possano essere posti a rischio contagio.

Il muro si squarcia però quando si tratta di venire incontro ai club sul piano finanziario. Consapevoli della situazione, i calciatori hanno annunciato di essere pronti a sedersi al tavolo delle trattative per valutare eventuali tagli di stipendio.

Attraverso il Professional Footballer’s Association gli atleti hanno così chiesto un incontro con i vertici dirigenziali della Premier League.

“Come tutte le altre industrie del paese – si legge nello statement – la crisi determinata dal Covid-19 ha un pesante impatto sulle finanze del sistema. Per questo molti club hanno già prospettato ai loro giocatori l’idea di tagliare gli ingaggi. Per cercare di fare chiarezza – continua il comunicato – abbiamo chiesto un incontro con la Premier League e la English Football League.

Il direttore generale della PFA si dice pronto a mettersi a lavoro per trovare una soluzione condivisa. “Viste le circostanze – spiega – un meccanismo come quello della riduzione dello stipendio è qualcosa che può essere preso in considerazione. Parliamone”.