I grandi della Premier League si sarebbero coalizzati contro il Manchester City. Lo rivela il “Daily Mail”, spiegando che otto dei dieci club che si trovano attualmente nella metà superiore della classifica – esclusi lo Sheffield United e ovviamente il City stesso –, si sono uniti in un preciso appello al TAS.
Liverpool, Chelsea, Manchester United, Wolverhampton, Leicester, Tottenham, Arsenal e Burnley hanno inviato al Tribunale Arbitrale dello Sport la richiesta di non ammettere il ricorso in appello dei Citizens. In particolare, ogni club ha inviato una lettera a uno studio legale per inoltrare la sua denuncia al TAS.
L’emergenza Coronavirus ha paralizzato il processo di appello dei campioni in carica della Premier League. La Corte del TAS, con sede a Losanna, ha rinviato tre udienze in sospeso delle 16 che aveva in agenda fino al 18 maggio, nessuna delle quali riguarda però il Manchester City.
Per questo motivo, gli altri top club di Premier League stanno facendo pressione affinché la società di Manchester sconti le sanzioni, dal momento che godrebbero di un posto in Champions League che non gli appartiene, vista e considerata la violazione delle regole legate al FPF.
«La sensazione è che sia già abbastanza così. Per troppo tempo il City è stato in grado di cavarsela violando le regole a spese di almeno un altro club che le ha rispettate, e che non ha potuto partecipare alla Champions League», ha spiegato una fonte al Daily Mail.
«La paura – ha aggiunto la fonte – è che saranno in grado di ritardare qualsiasi punizione e, se avranno successo in appello, ne usciranno puliti. Il che sarebbe scandaloso».