La Serie A punta a tagliare gli stipendi del 20-30%

Rinviato EURO 2020, l’attenzione di club e Federazioni si è potuta spostare su tornei nazionali e coppe europee. In ballo la data di ripresa degli allenamenti e – di…

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Rinviato EURO 2020, l’attenzione di club e Federazioni si è potuta spostare su tornei nazionali e coppe europee. In ballo la data di ripresa degli allenamenti e – di conseguenza – della stagione. Solo una volta che si capirà come sarà possibile proseguire, si potrà anche stimare il danno sui conti dei club.

I primi conti stimano una perdita minima da 160 a 200 milioni, fino ad un massimo di 600-700 milioni nel caso in cui la stagione non terminasse. Per questo, dopo aver ottenuto dal governo una sospensiva sui contributi da versare a fine marzo, si discute di tagliare una percentuale dello stipendio dei calciatori, per ripartire il danno tra le varie componenti.

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Come scrive “Il Corriere della Sera”, la Lega Serie A ne sta parlando, mentre da parte sua l’Assocalciatori – che non ha potere negoziale – è ovviamente contraria. Si ipotizza, come prima richiesta, una decurtazione che oscilla tra il 20 e il 30% dell’ingaggio.

Damiano Tommasi, presidente AIC, non si è ancora sbilanciato: «Abbiamo interesse che l’equilibrio economico venga preservato. Valuteremo tutti gli elementi, mancati introiti, rinvii, cancellazioni, i contributi governativi e internazionali ricevuti: tutti questi ci diranno quale sarà il ruolo dei calciatori».