L’emergenza Coronavirus e la possibilità che non si riesca a portare la stagione al termine pone una serie di interrogativi sulle assegnazioni dei titoli e – non meno importante – su eventuali promozioni o retrocessioni da una categoria all’altra.
Un avviso, in questo senso, è arrivato alla Premier League da parte dell’amministratore delegato del club che attualmente occupa il primo posto in “Championship”, la seconda divisione calcistica inglese: il Leeds United.
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Angus Kinnear, l’a.d. della società, ha dichiarato al Financial Times che promozioni e retrocessioni sarebbero “sacrosante”, dopo che una serie di indiscrezioni dall’interno della massima divisione calcistica inglese hanno spostato l’attenzione sulla possibilità di dichiarare nulla la stagione.
Il Leeds al momento è in vetta al campionato, e dalla promozione in Premier potrebbe incassare circa 170 milioni di sterline. Tuttavia, l’emergenza Coronavirus ha momentaneamente bloccato lo sport, con riflessi sui finali di stagione. Alcuni club di Premier League sostengono che i tornei dovrebbero essere annullati, una decisione che – spiega il FT – può essere approvata solo con il voto di 14 club su 20.
Kinnear ha affermato che l’obiettivo di tutte le squadre di calcio è la salute di giocatori e dei spettatori e che spera che la stagione possa essere completata una volta che le partite potranno riprendere in sicurezza. Questo però non significa che in alternativa sia giusto annullare la stagione.
«Il concetto di Premier League che tira su il ponte levatoio dal resto delle squadre, escludendosi dalla piramide del calcio, deve ancora essere testato come un’opzione valida», ha detto. «Pensiamo che la posizione dei club della English Football League (i club professionistici delle divisioni al di sotto della Premier League) sia che promozioni e retrocessioni tra i campionati siano sacrosante e che non ci si allontanerà da questa idea».