«A seguito della decisione di disputare a porte chiuse le partite Milan-Genoa, Sassuolo-Brescia, Parma-Spal, Juventus-Inter e Udinese-Fiorentina, coloro che hanno acquistato biglietti o abbonamenti hanno diritto al rimborso integrale o della quota dell’abbonamento».
Lo sostiene il Movimento Consumatori in una nota diffusa dopo la decisione del Governo di disputare a porte chiuse alcune partite del campionato di Serie A per l’emergenza Coronavirus.
«Eventuali clausole contenute in condizioni di abbonamento o di vendita non possono derogare tale principio, previsto dal Codice Civile (artt. 1463 e 1464), anche recentemente affermato dal tribunale di Roma con l’ordinanza del 24 giugno 2019 nell’azione inibitoria del Movimento Consumatori contro la SS Lazio», si legge ancora nel comunicato.
«Sulle clausole che limitano il diritto al rimborso sono inoltre attualmente in corso nove procedimenti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nei confronti di altrettante società di Serie A, a seguito di esposti presentati sempre da Movimento Consumatori. L’associazione invita le società interessate a seguire l’esempio dell’AC Milan che in una nota sul suo sito ufficiale ha già annunciato di aver predisposto una procedura di rimborso dei biglietti».