Quanto costerà al Manchester City l’esclusione dalla Champions? Una cifra corposa, che potrebbe portare a cessioni per provare a pareggiare l’impatto della mancata partecipazione alle coppe.
In attesa del giudizio del TAS sul ricorso riguarda l’esclusione dalle coppe europee per le prossime due stagioni (qui tutte le tappe che hanno portato alla sanzione Uefa), si può già ipotizzare quale sarebbe l’impatto per il club inglese se non dovesse partecipare alla Champions.
Dal 2011/12, il Manchester City ha incassato 427,7 milioni di euro dall’Uefa per la partecipazione alla Champions League, con una media di 53,5 milioni a stagione: il minimo pari a 26,5 milioni nel 2011/12, il record invece è arrivato nel 2018/19 con 93,3 milioni.
L’impatto sui ricavi dalla partecipazione alla Champions League, considerando solo i ricavi da diritti tv, è pari quindi all’11% in media: nell’ultima stagione, tuttavia, il peso sul fatturato è stato pari addirittura al 15%, secondo solo al 16% della stagione 2015/16.
11/12 | 12/13 | 13/14 | 14/15 | 15/16 | 16/17 | 17/18 | 18/19 | Totale | Media | |
Ricavi CL | 26,5 | 28,8 | 35,4 | 45,9 | 83,9 | 50,2 | 63,8 | 93,3 | 427,7 | 53,5 |
% ricavi | 10% | 9% | 9% | 10% | 16% | 9% | 11% | 15% | 11% |
Per la stagione in corso, inoltre, i numeri potrebbero addirittura crescere: al termine della fase a gironi, infatti, secondo le stime il Manchester City ha incassato circa 78 milioni di euro, senza considerare la seconda parte del market pool (che dipende dal numero di partite giocate dal singolo club rapportate al numero di partite complessive disputate dai club di una singola nazione). Si può quindi dire che non giocare la Champions farebbe quindi perdere circa oltre il 10% dei ricavi al City, con una percentuale che anche per la stagione 2019/20 si dovrebbe assestare intorno al 15%.
Il tutto senza considerare i ricavi da matchday relativamente alle partite di Champions, altra fetta corposa di incassi, considerando tre partite casalinghe nei gironi e almeno una o due gare nella fase ad eliminazione diretta (che il City ha sempre centrato nelle ultime sette stagioni consecutive).
Una riduzione dei ricavi che dovrà essere compensata, con le cessioni che sembrano la strada più semplice sia in termini di plusvalenze che in termini di riduzione dei costi, in attesa di tornare a giocare in Champions League. E la mancanza delle entrate dall’Uefa avrà un impatto anche sulla valutazione del club: secondo i dati di Forbes, la situazione potrebbe portare ad una perdita di valore per 295 milioni di dollari, abbassando la valutazione complessiva del Manchester City a 2,38 miliardi di dollari.