Il pirata Marco Pantani avrebbe compiuto 50 anni

Pantani Marco nacque a Cesena il 13 gennaio 1970 ed è stato un ciclista italiano. Il “Pirata” così soprannominato, per l’utilizzo della diventò professionista nel…

Marco Pantani

Quest’anno Marco Pantani avrebbe compiuto 50 anni

Pantani Marco nacque a Cesena il 13 gennaio 1970 ed è stato un ciclista italiano.

Il “Pirata” così soprannominato, per l’utilizzo della diventò professionista nel 1992.

Pantani Marco è considerato da molti uno dei più forti scalatori di sempre senza però dimenticare le grandi doti da passista.

Marco Pantani: carriera e vittorie ottenute

  • 46 vittorie
  • Medaglia di bronzo ai Mondiali in linea (1995)
  • Giro d’Italia (1998)
  • Tour de France (1998)

È stato l’ultimo ciclista a ottenere l’accoppiata Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno, ovvero le due più grandi corse a tappe, precedentemente c’erano riusciti Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain.

Pantani ciclismo

Dopo una brevissima parentesi calcistica, Pantani Marco ricevette in dono dal nonno una bicicletta e capì da subito che quella poteva essere la sua strada sportiva.

Il tesseramento nel G.C Fausto Coppi di Cesenatico, gli permise di muovere i primi passi, potendo gareggiare a livello amatoriale. Il 22 aprile del 1984, Il giovane Pantani Marco vinse la sua prima gara ciclistica.

Nel 1986 i primi brutti traumi legati al ciclismo. Il primo andando contro un tir fermo lo fece rimanere un giorno in coma. Una volta riuscito a risalire in sella ad una bicicletta fece un incidente con una macchina che gli procurò differenti fratture e una buona quantità di tempo in ospedale.

Le prime esperienze al Giro d’Italia dilettanti furono incoraggianti. Nel 1990 si classificò al terzo posto, nel 1991 al secondo e nel 1992 riuscì a vincere. I piazzamenti in questi anni di Giro d’Italia dilettanti gli permisero di debuttare tra i professionisti con la squadra “Carrera” del ds Davide Boifava.

Il primo Giro d’Italia non fu particolarmente fortunato in quanto fu costretto a ritirarsi a poche tappe dal traguardo per una tendinite. Nonostante ciò mostrò buone prestazioni; al momento del ritiro ricopriva il diciottesimo posto in classifica.

Il 1994 è l’anno della svolta per il “Pirata” di Cesena. Nel Giro d’Italia di quell’anno riesce a vincere due tappe; a Merano e all’Aprica finendo la corsa a tappe italiana al secondo posto nella classifica generale.

Nello stesso anno, al suo debutto al Tour de France stupì il mondo classificandosi terzo nella classifica finale e aggiudicandosi la maglia bianca come miglior giovane.

L’anno successivo però fu più complicato per Pantani Marco; un brutto incidente contro un’automobile quando era nel clou della preparazione per il Giro d’Italia, lo costrinse a saltare la gara a tappe italiana e a puntare sul giro di Francia. Nonostante le condizioni del ginocchio non fossero buone, riuscì a vincere 2 tappe e ad aggiudicarsi nuovamente la maglia bianca classificandosi tredicesimo in generale. Accumulò troppo ritardo all’inizio della gara per poter avere possibilità di vittoria finale.

Lo stesso anno si disputarono i Mondiali di ciclismo in Colombia in cui, il Pirata, si classificò al terzo posto finale.

Durante la Milano-Torino, il 18 di ottobre dello stesso anno, Pantani Marco venne investito da un fuoristrada che procedeva in senso contrario. Questo scontro gli provocò la frattura di tibia e perone, mettendo in serio dubbio la possibilità di tornare a gareggiare. Il fenomeno di Cesena però stupì tutti un’altra volta. Dopo 5 mesi dal pauroso incidente tornò in sella ad una bicicletta.

Nella stagione estiva del 1996, il pirata corse solo una decina di corse in vista del 1997. Quello stesso anno passò alla Mercatone Uno, squadra costruita intorno a lui per puntare alla vittoria di grandi corse a tappe.

Nel Giro d’Italia del 1997 la fortuna voltò per l’ennesima volta le spalle al romagnolo che, con una brutta caduta nella discesa del valico di Chiunzi, cadde e si procurò una lacerazione di un centimetro nella coscia sinistra, obbligandolo a ritirarsi dalla gara.

Da questo nuovo infortunio però, Pantani Marco, riuscì a recuperare velocemente e si presentò al Tour de France per la vittoria finale. Con 2 vittorie di tappa riuscì a tenere viva la lotta fino a poche tappe dalla fine. La vittoria sull’Alpe d’Huez con una scalata in 37 minuti e 35 secondi rappresentò un record storico. Pur riuscendo a prevalere sui diretti rivali nelle salite delle Alpi e dei Pirenei, Pantani Marco perse molto tempo nelle tappe cronometrate, suo vero punto debole, Ullrich e Virenque, si dimostrarono molto più competitivi del cesenate nelle cronometro. Al termine del Tour, il pirata riuscì a classificarsi in terza posizione.

Il 1998 e la storica doppietta Giro-Tour

Nel 1998 Pantani Marco riuscì ad imporsi nella corsa a tappe italiana. Nella decisiva tappa di Montecampione fece la differenza staccando i due diretti avversari. Zulle in quella tappa accusò un ritardo di più di 30 minuti mentre Tonkov, l’ultimo ad alzare bandiera bianca, dopo i continui e ripetuti attacchi da parte del pirata arrivò al traguardo con un minuto di ritardo accumulato tutto negli ultimi 2 km di corsa. Oltre alla classifica generale, Pantani Marco quell’anno riuscì anche ad aggiudicarsi la classifica scalatori.

Archiviata la vittoria al Giro d’Italia, Pantani iniziò la preparazione in vista della gara a tappe francese che però non iniziò sotto i migliori auspici. A 15 giorni dall’inizio della gara venne a mancare il direttore sportivo del pirata di Cesena alla Mercatone Uno, Luciano Pezzi.

L’inizio del Tour non fu particolarmente brillante e positivo per Pantani Marco che nel giro di 7 tappe accumulò un ritardo importante dalla maglia gialla Ullrich. Con il passare delle tappe però sembrò migliorare le condizioni fisiche, con un secondo posto di tappa e con la vittoria a Plateau de Beille riuscì a ridurre il ritardo fino a 3 minuti. La tappa della svolta però fu quella che da Grenoble portava a Les Deux Alpes. Il cesenate attaccò sul colle del Galibier a 50 km dal traguardo e riuscì a staccare il diretto rivale per la maglia gialla addirittura di 9 minuti. Questa può essere tranquillamente definibile come una delle più belle tappe corse dal pirata. Una dimostrazione di forza incredibile, che spiazzò completamente il suo diretto avversario.

Pantani Marco strappò la maglia gialla e riuscì a difenderla fino all’arrivo a Parigi. Dopo 33 anni da Gimondi, che vinse nel 1965, un italiano riuscì ad imporsi nella corsa a tappe francese.

Pantani video: il 1999 e il doping

Nel 1999 Pantani Marco si preparò per puntare nuovamente al Giro d’Italia. L’inizio della corsa a tappe italiana non lasciarono dubbi sulle intenzioni del cesenate che vinse nella prima tappa in salita del Gran Sasso riuscendo ad ottenere la maglia rosa. Dopo le vittorie di Pampeago e Madonna di Campiglio, Pantani Marco sembrava non avere più rivali avendo 5 minuti e 38 secondi sul secondo in classifica, Paolo Savoldelli.

Durante quel Giro d’Italia però le cose cambiarono radicalmente. Il 5 giugno vennero resi pubblici i controlli effettuati dai medici dell’UCI. Nel sangue di Pantani Marco venne trovata una concentrazione di globuli rossi più alta del consentito. Il cesenate così, venne sospeso per 15 giorni con diretta esclusione dal Giro. A questa notizia la Mercatone Uno si ritirò dalla gara.

La maglia rosa passò a Paolo Savoldelli che però si rifiutò di indossarla rischiando la squalifica.

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Ivan Gotti vinse il Giro d’Italia del 1999.

Pantani Marco effettuò ulteriori controlli e risultò con un valore di ematocrito entro i limiti stabiliti ma venne comunque escluso dalla corsa per motivi precauzionali in base ai regolamenti sportivi a tutela della salute degli atleti.

Il pirata, insieme ad altri ciclisti degli anni ’90, organizzatori, tecnici e sponsor vennero accusati da Jesùs Manzano di aver creato una forma sistemica di doping. Ulteriori conferme arrivarono da Christina Jonsson, fidanzata di Pantani Marco per sette anni, che confermò l’utilizzo di sostanze dopanti da parte del cesenate.

Probabilmente l’ultimo vero Pantani Marco si è visto sulla salita di Madonna di Campiglio il giorno precedente.

Nonostante la squalifica di 15 giorni gli permettesse di partecipare al Tour de France, il pirata decise di non gareggiare. Depresso e braccato dai media decise di isolarsi a casa cadendo nella spirale della cocaina.

Pantani tornò a correre nel 2000 ma le pessime condizioni fisiche e mentali, non gli permisero di fare una preparazione per il Giro d’Italia ottimale. La squadra (Mercatone Uno) si preparò ad un giro senza Pantani ma all’ultimo venne sostituito Podenzana per far posto al cesenate. Come prevedibile, le sue tappe passavano senza la brillantezza di 2 anni prima. Unico spunto apprezzabile di quell’anno sull’Izoard dove, face da gregario al capitano della squadra Garzelli, che alla fine vinse la classifica generale.

Nonostante puntò tutto sul Tour de France, accumulò fin da subito uno svantaggio importante. L’unica tappa che riuscì a vincere fu quella del Mont Ventoux dove riuscì a battere in volata Lance Armstrong.

2001-2003 gli ultimi anni da professionista prima della morte di Marco Pantani

Il Giro d’Italia del 2001 e quello del 2002 furono gli ultimi in cui il pirata partecipò; i risultati però furono molto differenti dagli anni precedenti. Il Tour del 2000 fu l’ultimo a cui Pantani Marco partecipò, poi non venne più invitato.

Ormai sfiancato sia fisicamente che moralmente, anche a causa del processo intentato nei suoi confronti per frode sportiva per fatti risalenti al 1995 (condannato e poi assolto), partecipò al Giro d’Italia del 2001 ma si ritirò prima della fine della corsa a tappe. Era lontano parente del ciclista che aveva fatto sognare gli italiani nel 1998.

Il 2003 vide Pantani Marco prepararsi sia per il Giro d’Italia che per il Tor de France. Nel primo si classificò tredicesimo nella generale. Facendo comunque 2 bellissime tappe (Monte Zoncolan e Cascata del Toce). Quello stesso anno si ventilò anche la possibilità di un ritorno al Tour con una squadra diversa dalla Mercatone Uno esclusa dalla gara francese. Sembrava raggiunto l’accordo con il Team Bianchi di Jan Ullrich ma alla fine saltò.

Rinunciò a qualsiasi gara nella restante parte di anno. Alla fine di giugno entrò in clinica per cerare di curare la dipendenza da alcol e la depressione che ormai da qualche anno lo affliggeva.

Marco Pantani morte: il 14 febbraio 2004

Nel febbraio del 2004, Pantani Marco, sostenne di voler andare in montagna in vacanza passando da Milano. Arrivato a Milano però sembrò cambiare idea e andò a Rimini dove arrivò il 10 di febbraio e prese la camera inizialmente per una sola notte che successivamente divennero quattro. La sera del 14 febbraio 2004 Pantani Marco venne trovato morto in quella stanza d’albergo di Rimini a causa di un edema polmonare e celebrale causato da un mix di cocaina e psicofarmaci.

La notizia sconvolse tutti gli appassionati sportivi. Pantani Marco è stato uno degli atleti italiani più apprezzati degli ultimi 30 anni.

L’angolo del Pirata: blog online per raccontare Pantani Marco

L’angolo del pirata è un blog online che tratta tutto ciò che gravita e può gravitare intorno al ciclismo amatoriale. Vengono organizzate anche delle corse sia amatoriali che sotto forma di memorial come per esempio la “ricordando Marco Pantani”.

Pantani video delle imprese memorabili del pirata

Si può dire con quasi assoluta certezza che la leggenda di Pantani Marco è iniziata il 4 giugno del 1994 quando vice la tappa da Lienz a Merano e finisce tragicamente in una camera d’albergo di Rimini il 14 febbraio del 2004. Un campione che ha fatto innamorare migliaia di appassionati con le sue prodezze.

Tra le corse che hanno fatto impazzire i tifosi e lo hanno gradualmente portato ad essere una leggenda sicuramente vanno annoverate le seguenti:

  • Mortirolo 1994: nella giornata della prima vittoria di tappa al Giro d’Italia Pantani Marco vince in solitaria contro ciclisti come Berzin e Indurain scalando pendenze dal 10 al 18%.
  • Alpe D’Huez 1997: Dopo un lungo infortunio il pirata è dominante nella tappa che porta da Saint Etienne all’Alpe D’Huez.
  • Selva di Val Gardena 1998: La prima maglia rosa conquistata
  • Les Deux Alpes 1998: Probabilmente il momento più alto della carriera di Pantani, riesce a conquistare la maglia gialla nella tappa che da Grenoble portava a Deux Alpes dando a Jan Ulrich 9 minuti al traguardo sotto la pioggia battente.
  • Oropa 1999: Nella quindicesima tappa del Giro d’Italia, Pantani Marco compie un’impresa impossibile, in salita gli salta la catena venendo sfilato da tutti i corridori, riesce a risalire in sella, recupera il gruppo lo passa e va a vincere la tappa.

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