“Campagna Serie A antirazzista? Le campagne pubblicitarie sono sempre esagerate per colpire le attenzioni. Questa però mi sembra che abbia superato un limite e ha esposto il calcio italiano a una serie di attacchi che non merita. Abbiamo ricevuto richieste di chiarimenti da organismi internazionali su modalità, procedure ed eventuali responsabilità dei soggetti che hanno posto in essere questa campagna e noi risponderemo”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio federale di ieri che ha nominato Giancarlo Abete commissario ad acta della Lega Serie A.
Il soggetto realizzato da Simone Fugazzotto, artista internazionale noto per le sue opere disruptive, è stato bocciato anche dai pubblicitari a livello internazionale. Stella Romagnoli direttore generale di IAA Italy ha spiegato che la campagna della Lega A ha lasciato perplessi non tanto per la qualità artistica, né tantomeno per il concept, ma più di tutto per il linguaggio poco adatto per il pubblico a cui si rivolge.
La pillola è stata resa ancora più amara da Romagnoli, altro membro di IAA Italy, la quale ha dichiarato che trattare il tema del razzismo come è stato fatto dalla Lega, tramite il lavoro dell’artista Fugazzotto, è paragonabile a parlare il greco antico al popolo degli stadi, «un pubblico di gente comune quali tutti noi siamo, per convincerli su un tema enorme come il razzismo».