La UEFA si prepara a cambiare il formato della Women’s Champions League a partire dalla stagione 2021/22. Una mossa resasi necessaria per aumentare la competitività e l’esposizione del calcio femminile attraverso la sua competizione per club più prestigiosa.
Le variazioni, annunciate oggi dal Comitato Esecutivo UEFA, comportano un cambiamento radicale rispetto all’attuale formato. Dalla stagione 2021/22, i club al primo e al secondo turno seguiranno un percorso Campioni (per le vincitrici del campionato) e Piazzate prima di raggiungere la nuova fase a gironi a 16 squadre.
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Questo turno prevederà quattro gironi da quattro squadre con partite in casa e in trasferta. Le prime due classificate di ogni girone accederanno ai quarti di finale. «La decisione odierna cambia radicalmente il calcio femminile. La competizione femminile per club più importante del mondo avrà la piattaforma e la visibilità che merita», ha dichiarato il presidente UEFA Aleksander Ceferin.
La decisione della UEFA prevede anche strategie specifiche per aumentare l’esposizione della sua competizione femminile per club più rappresentativa. Il marketing e la copertura televisiva saranno centralizzati dalla fase gironi in avanti. Nella prima edizione, inoltre, otto giornate (due al secondo turno, quattro nella fase gironi ed entrambe le gare dei quarti di finale) saranno programmate in modo da non sovrapporsi ad altri appuntamenti importanti nel calendario calcistico europeo.
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I cambiamenti concordati dimostrano l’impegno dell’organo di governo del calcio europeo a raggiungere un obiettivo strategico quinquennale nel calcio femminile: raddoppiare la portata e il valore della UEFA Women’s Champions League entro il 2024.
«Qualche tempo fa, quando abbiamo inaugurato la rivoluzionaria strategia #TimeForAction dedicata al calcio femminile, abbiamo promesso azioni concrete per un calcio femminile più professionistico e prosperoso. Permettendo alle squadre di giocare di più contro le rivali più importanti, siamo convinti che la struttura a gironi aumenterà ancora di più la qualità del calcio femminile», ha aggiunto Ceferin.