Platini: «Io vittima di un complotto, ora cerco una nuova sfida»

“Sono rimasto vittima di un complotto, un processo mediatico violento, ma la vita non è finita. Devo avere un’ultima avventura, non posso chiudere con la parola ‘sospeso’ dalla Fifa”. Lo…

Michel Platini (Insidefoto)

“Sono rimasto vittima di un complotto, un processo mediatico violento, ma la vita non è finita. Devo avere un’ultima avventura, non posso chiudere con la parola ‘sospeso’ dalla Fifa”. Lo dice l’ex presidente della Uefa, Michel Platini, presentando il libro “il Re a nudo”, come riporta l’Ansa. “Non ho ragione di essere incazzato – aggiunge Platini -, vado in contropiede come con Trapattoni e aspetto il verdetto della Corte dei Diritti Umani. Mi sono sentito tradito? Famiglia e amici sono rimasti, ho perso solo i cortigiani”.

Platini non chiude le porte a nessuna ipotesi ma afferma di non volere tornare alla Juventus perché “non si vivono due storie d’amore” con la stessa persona: “Ho ricevuto parecchie proposte ma non ritornerò dove sono già passato. Voglio ancora sentirmi utile. Potrei collaborare con Agnelli nella Eca? Tutto è possibile, ho ottimi rapporti con lui ma lui non mi ha mai chiesto un consiglio”.

Sulla possibilità che i club varino la SuperChampions, Platini è piuttosto scettico: “Se ne parla da 15 anni… I grandi club da sempre vogliono organizzare le proprie manifestazioni perché chi ha le competizioni ha i soldi. Tra leghe, federazioni e istituzioni il rapporto è sempre difficile”.

Platini è chiaro su cosa gli piacerebbe fare qualora avesse di nuovo la possibilità di cambiare il calcio: “La prima riforma che farei? Non possiamo lasciare le stesse persone ad organizzare e giudicare, la commissione etica è come una giustizia interna. E se ti vogliono fare fuori come hanno fatto con me e con altri, ti fanno fuori”.

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