“È chiaro ed evidente che con l’aumento capitale, nell’immediato sarà ridotto l’indebitamento”. Lo ha detto il chief financial officer di Juventus, Marco Re, rispondendo alle domande poste dagli azionisti durante la parte ordinaria dell’assemblea, svoltasi ieri a Torino. “L’indebitamento fa parte della gestione della società e che la società faccia in futuro ancora ricorso all’indebitamento mi pare altrettanto evidente”, ha detto, rispondendo a chi domandava se in futuro l’indebitamento salirà ulteriormente. Nel 2018/19 l’indebitamento si è attestato a 463,5 milioni di euro, contro i 309,8 milioni del 2017/18 e i 188,9 milioni del 2014/15
“L’indebitamento nell’ultima stagione è cresciuto e ora è a 463 milioni – ha proseguito Rea -, però ha cambiato un po’ pelle: abbiamo lavorato per struttura di debito a medio termine, ora infatti il 93% è di medio termine, composto da una plurità di tipologie. Abbiamo operato sul mercato del debito con emissione del Bond, c’è ancora un residuo di 30 milioni di debiti per mutui con Credito sportivo legato alla costruzione dello Stadium con 8 rate da saldare che scadranno nel 2023. L’investimento sullo stadio è pari a 150 milioni, a cui si aggiungo le spese per gli altri comparti come ad esempio il J Medical per complessivi 175 milioni”.
“Altro fatto di rilievo durante la stagione è stata anche l’emissione del prestito obbligazionario, primo bond unsecured emesso da una società di calcio. Bond che ha avuto seguito in un contesto di mercato non facile. E ricordiamo l’emissione di questo bond non imbriglia la società e quindi lo riteniamo un successo in merito alla credibilità ottenuta”
“Nella stima del budget facciamo la stima dei risultati sportivi. Quest’anno abbiamo disputato come previsione gli ottavi di finale. Siamo conservativi. Cosa cambierà con l’eventuale professionismo nel calcio femminile? La Juventus fin da subito si sia approcciata a esso come a delle professioniste, includendo la squadra femminile a pieno titolo nelle proprie attività, senza distinzione. Anche nei numeri il settore femminile è presente nelle singole voci di bilancio, non c’è nessuna contabilità separata. Quanto oggi la società spende per il settore femminile ammonta a circa 2 milioni di euro”.