Galliani: «Io e Berlusconi costretti a vendere il Milan»

Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport. Galliani ha parlato anche di Milan, tornando sulla cessione del club rossonero.

«L’amore è…

Galliani ricoverato Coronavius

Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport. Galliani ha parlato anche di Milan, tornando sulla cessione del club rossonero.

«L’amore è intatto, sia da parte del presidente (Berlusconi ndr) che da parte mia. A malincuore lo abbiamo ceduto, siamo stati costretti a farlo. Le scelte sono sempre difficili da fare. Speriamo che questi manager riportino il Milan ai fasti di qualche anno fa», ha esordito Galliani.

L’ex a.d. del Milan ha parlato anche a proposito del botta e risposta a distanza tra Berluconi e Gazidis: «Io ho rispetto di tutto, ma nessuno ha mai fatto notare che abbiamo venduto il Milan a un signore cinese, Yonghong Li. Si è fatto prestare dei soldi dal gruppo Elliott che ha avuto il club in garanzia, solo riscuotendo il pegno. Noi avremmo iscritto il Milan al campionato. La risposta è stata chiara: noi non abbiamo venduto a Elliott».

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Galliani ha avuto modo anche di tornare sulla questione stadio. A proposito di San Siro ha sottolineato: «Il secondo anello copre la visibilità della parte migliore del primo anello. Non può essere ristrutturato. Mi sfuggono questi ragionamenti: un San Siro a 50 metri da quello attuale è corretto: non capisco queste lacrime per avere uno stadio meraviglioso. Si tratta sempre di San Siro».

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