«Nel caso in cui il valore proposto fosse ritenuto insoddisfacente la Lega procederà a realizzare e distribuire una propria offerta di contenuti». L’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo commenta così, in una intervista a La Verità, la situazione dei diritti tv per il massimo campionato.
«Alla fine (nell’asta precedente, ndr) il risultato economico totale per la Lega fu di 1.400 milioni. Nonostante la fibrillazione di quei mesi il giudizio sull’ ultima vendita resta comunque positivo perché siamo riusciti a garantire un significativo aumento dei diritti esteri, circa 170 milioni in più del triennio precedente, e una sostanziale conferma dei diritti domestici nonostante Mediaset premium si fosse ritirata a metà della gara. Va però specificato che, in assenza dell’intervento di Mediapro, la Serie A si sarebbe dovuta “accontentare” di almeno 150 milioni in meno. Prima della proposta degli spagnoli, le offerte di Sky, Mediaset e Dazn si erano fermate a 820 milioni».
«La legge impone quella vendita attraverso un bando, e quindi la Lega offrirà al mercato, anche per il triennio 2021-24, i diritti di trasmissione in diretta delle proprie 380 partite. Nel caso in cui il valore proposto fosse ritenuto insoddisfacente la Lega procederà a realizzare e distribuire una propria offerta di contenuti».
«La Lega sta legittimamente pianificando una exit strategy nel caso in cui l’asta prevista nei primi mesi del 2020 non dovesse raggiungere gli obiettivi prefissati. In una situazione di mercato così complicata la naturale aspettativa della Lega è quella di non arrivare troppo vicino alla scadenza del triennio senza aver completato il processo di valorizzazione dei diritti. Infatti, laddove l’assemblea della Lega dovesse accettare la proposta di Mediapro, la Serie A, che resterebbe l’ editore del proprio canale, riuscirebbe a delegare, con congruo anticipo, la produzione e distribuzione del canale».
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«Come finirà con Mediapro? Mi auguro bene. Anche perché le garanzie sono importanti e nessuno potrà aggirare nulla. La difficoltà di questo accordo è rappresentata proprio dalla definizione puntuale di questi aspetti».
«Ufficio a New York? Nei prossimi sette anni negli Usa si disputeranno i mondiali di calcio maschili e femminili. È uno straordinario mercato, Liga spagnola e Bundesliga tedesca hanno già lì i loro uffici. Quindi semmai siamo in ritardo. Ma recupereremo. Creando contenuti in inglese e spagnolo (gli immigrati sudamericani sono più di 50 milioni) per accrescere la notorietà del nostro campionato, coinvolgendo sponsor e facendo in modo di confermare la distribuzione delle nostre partite su Espn, canale del gruppo Disney, con l’ obiettivo di incrementare ulteriormente i ricavi», ha concluso De Siervo a La Verità.