La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per il medico Giorgio Galanti nell’inchiesta per la morte di Davide Astori. Come riporta “La Repubblica”, Galanti è indagato in qualità di direttore sanitario del Centro di riferimento di medicina dello sport dell’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi. L’udienza preliminare è fissata il 22 ottobre prossimo davanti al giudice Angelo Antonio Pezzuti.
Nell’inchiesta sulla morte di Astori insieme è indagato anche il collega Francesco Stagno, medico della medicina sportiva di Cagliari, dove Astori aveva giocato prima di trasferirsi alla Fiorentina. Tuttavia, la sua posizione dovrebbe essere destinata a una richiesta di archiviazione da parte del pm Antonino Nastasi.
Sulla morte di Astori la procura ha aperto un secondo fascicolo, in cui oltre a Galanti risultano indagati un medico e l’attuale direttore del centro di Medicina dello Sport di Careggi, Pietro Amedeo Modesti. In questo secondo filone d’indagine è finito il referto di un esame, che sarebbe stato “creato” per attestare un esame che non sarebbe stato effettuato o che, al tempo, non venne refertato.
Secondo la procura, i due medici che hanno certificato, tra il 2014 e il 2017, l’idoneità all’attività agonistica del calciatore sarebbero responsabili perchè, per un concorso di cause tra loro indipendenti, avrebbero provocato il decesso di Astori. Ai due medici gli inquirenti attribuirebbero la colpa di aver violato i “protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico”.
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In particolare, a Galanti la procura contesta il rilascio ad Astori di due diversi certificati di idoneità alla pratica del calcio agonistico nel luglio 2016 e nel luglio 2017. Referti rilasciati nonostante, secondo gli inquirenti, fossero emerse nelle rispettive prove da sforzo aritmie cardiache.