Cellino: «La Serie A non deve fare gli interessi di pochi club: serve una riforma»

«La Serie A incassa più di 5 anni fa, ma ai club medio-piccoli vanno meno soldi. Perché? Qualcuno si è distratto?». Il presidente del Brescia Massimo Cellino parla così della…

Cellino stadio Brescia

«La Serie A incassa più di 5 anni fa, ma ai club medio-piccoli vanno meno soldi. Perché? Qualcuno si è distratto?». Il presidente del Brescia Massimo Cellino parla così della situazione in Serie A, al suo ritorno dopo l’addio al Cagliari, in una intervista alla Gazzetta dello Sport.

«Sono tornato in Lega e ho visto tanti volti nuovi, ma soprattutto ho trovato pochi proprietari e tanti stipendiati che spendono i soldi di altri. Ora dobbiamo impegnarci tutti.  Occorrono idee. MediaPro permette di avviare un percorso per gestire in proprio i diritti tv. C’è un’offerta da vagliare. Non vedo alternative», le parole di Cellino alla Gazzetta. 

«La mia ricetta? In Premier i ricavi sono divisi in parti eguali, altro che Super Champions… Non dobbiamo essere miopi e pensare agli utili per soli 4 o 5 club. Piuttosto va difeso il ceto medio, il vero patrimonio del nostro calcio che negli ultimi tempi sta subendo un decadimento. E i fallimenti in serie sono lo specchio della crisi. Serve una visione globale per tutelare gli interessi di tutti. Mi riferisco anche alla B: così è a rischio se non cambia rotta».

«Riforme? Ho accolto con favore Gravina, ma le solite forze politiche romane lo stanno frenando. Dobbiamo aiutarlo», ha concluso il patron del Brescia.

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