Era il luglio del 1970 quando la FIEFF (Federazione Internazionale Europea Football Femminile) organizzò in Italia la prima coppa del mondo di calcio femminile “non ufficiale”.
Alla competizione vennero invitate a partecipare otto fra le squadre più rappresentative a livello mondiale: Austria, Cecoslovacchia, Danimarca, Inghilterra, Messico, Svizzera e Germania (Ovest). Le partite ebbero luogo negli stadi di Bari, Bologna, Genova, Napoli, Milano, Salerno e Torino (sede delle finali) dove la partita finale venne seguita da ben 50.000 spettatori.
Fu un momento storico che rivoluzionò il ruolo della donna nel mondo dello sport che vide l’Italia come paese ospitante di un evento con una rilevanza sociale e sportiva mondiale. Ma tutto fu reso possibile anche grazie alla collaborazione di Martini International Club, fondato da Martini & Rossi nel 1958, che per vocazione patrocinava attività agonistiche nelle più svariate discipline sportive e fu lo sponsor principale della competizione.
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Oltre a sostenere economicamente la manifestazione, la Martini & Rossi decise di mettere in palio, uno speciale trofeo denominato “Trofeo Martini & Rossi” per la squadra che avesse vinto il campionato del mondo per tre volte, anche non consecutive: una coppa in oro che si ispirava alla famosa scultura conosciuta come Nike di Samotracia.

A raccontare quegli storici giorni, che oggi assumono un significato ancora più grande se rapportati ai Campionati Mondiali di calcio femminile organizzati dalla FIFA e che si stanno disputando in Francia, sono gli scatti contenuti nella mostra “Terrazze Martini. Uno sguardo sul mondo”, in corso fino al 26 agosto a Casa Martini, a Pessione di Chieri.

La mostra è organizzata da Casa Martini e Archivio Storico Martini & Rossi, con il Patrocinio di Città di Chieri, ANAI Gruppo Italiano Archivisti di Impresa, Museimpresa e con la collaborazione di Associazione Abbonamento Musei e Turismo Torino e Provincia.