Le principali leghe europee, Premier League, Bundesliga, Liga, Serie A e Ligue 1, potrebbero mettersi al tavolo per studiare una controproposta per la riforma della Champions League e delle competizioni europee, alternativa al piano allo studio da parte di Uefa ed Eca. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.
In Inghilterra i club della Premier si sono schierati contro una proposta di riforma che «altererebbe la struttura, il calendario e la competitività del mondo del calcio».
In Germania, dove la protesta si è allargata anche alla seconda divisione, 36 club sono scesi in campo contro un piano che «avrebbe conseguenze inaccettabili per i campionati nazionali in Europa e non può essere applicato in questa forma».
Ma anche in Francia, dove il presidente della Federcalcio Le Graet non più tardi di due giorni ha definito i fautori della Super Champions «stupidi ricconi», solo il Psg e, in parte, il Lione tifano per la riforma.
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Mentre in Spagna resistono Barcellona e Real Madrid, ma le altre affiliate all’Eca hanno esplicitato il proprio dissenso a Malta.
Ieri è arrivata anche la Serie A, e nello stesso giorno il presidente della Figc Gabriele Gravina ha ribadito: «Il giocattolo dobbiamo difenderlo con tutte le energie, sottolineando che il gioco del calcio appartiene a tutti».
Nei prossimi giorni si aprirà una nuova fase per le cinque principali leghe europee.
Dopo aver alzato la voce contro il piano dell’Eca, le big five si metteranno al lavoro insieme per organizzare la protesta.
Prima con una controffensiva mediatica, poi con una piattaforma comune che contenga le controproposte da portare a Nyon l’11 settembre, nel vertice convocato da Ceferin.