Anche Gaetano Miccichè, presidente della Lega Serie A, è intervenuto sulla riforma proposta da UEFA ed ECA che darebbe vita a una vera e propria Super Champions. A margine dell’Assemblea della Lega Serie A, Miccichè ha spiegato che lo «schema non è stato ufficializzato, ma ampiamente già discusso all’interno dell’Uefa».
«Ha parlato il presidente Agnelli, presentando cosa è accaduto a Malta nei giorni scorsi, confermando che non c’è un progetto definitivo su cui dire “mi piace” o “non mi piace”. C’è la volontà di cambiare ma senza che siano state tracciate linee. L’Assemblea ha ritenuto di esprimere una posizione, come già fatto da tutte altre leghe, e l’Uefa deve tenere conto delle posizioni contrarie, bisogna farsene una ragione e capire cosa si è sbagliato».
Passando alle singole squadre, Miccichè ha detto: «La Juventus ha espresso voto contrario, altre tre si sono astenute (Milan, Inter e Roma). Tra i motivi del “no”, la Lega è convinta che il merito sportivo vada salvaguardato e quindi non si possa rinunciare a questo meccanismo che crea interesse/passione».
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E sulla Serie A, spiega che la riforma porterebbe a una «grande perdita di valore per il campionato italiano, dal 35% al 70%, noi abbiamo venduto 973 milioni di diritti domestici, più 360 di diritti internazionali, in 2/3 anni passeremmo da 900 a 600 e poi a 300. Questo vorrebbe dire “affamare” il calcio italiano tranne per quelle realtà che partecipano alle coppe».