«L’Uefa ci ha presentato un piano preciso, non un’idea approssimativa. E ora, di fronte alla nostra reazione, che probabilmente non si aspettava, parla di inutili allarmismi. La realtà è un’altra». Alberto Colombo, vice segretario generale dell’European Leagues, attacca Eca e Uefa sul fronte Super Champions: «Attenzione, non è una riforma, ma la creazione di una nuova competizione», le sue parole in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
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«Quattro su 32, oggi invece sono 30 su 32, basterebbe questo dato a fugare ogni dubbio: siamo di fronte ad un sistema chiuso, quasi totalmente. Quando leggo rappresentanti dell’Uefa parlare di “partecipazioni regolate dai piazzamenti nei campionati” e di tutela del “merito sportivo”, mi domando dove sia in questa riforma».
«Le partite sono più del doppio, un aumento del 103%: come si fa a dire che il calendario di oggi sarà salvaguardato, che i campionati nazionali non ne risentiranno, tecnicamente ed economicamente? Ecco perché non stiamo parlando di una riforma, ma di un nuovo campionato. Con questo sistema i ricavi cresceranno solo per un’elite, così il divario tra i pochi grandi club che già oggi fatturano certe cifre e il resto del mondo che sarà sistematicamente tagliato fuori dalla Champions, crescerà ancora. Compromesso con l’Eca? Non potrà prescindere da una difesa del merito sportivo e della qualificazione dai campionati domestici e da un numero limitato di partite», ha concluso Colombo.
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