L’idea al vaglio di Milan e Inter di costruire un nuovo e moderno stadio condiviso che prenda il posto di San Siro ha diviso i tifosi delle due squadre milanesi e più in generale gli appassionati di calcio, tra coloro che sono favorevoli alla realizzazione di un nuovo impianto e coloro che, invece, vedono come un sacrilegio procedere all’abbandono e alla demolizione di un’icona del calcio mondiale quale San Siro.
Un dilemma (affrontato di recente anche nella rubrica Calcio e Finanza sul Foglio Sportivo) di fronte al quale si sono trovati nel passato più o meno recente anche altri blasonati club, come Arsenal, Liverpool, Real Madrid e Barcellona, ma anche la Football Association, la federcalcio inglese cui fa capo la proprietà del mitico Wembley.
Ebbene, dall’Inghilterra alla Spagna, non esiste una ricetta applicabile a tutti i contesti. Quando nel 2003 il vecchio Wembley, lo stadio dove la nazionale inglese ha conquistato la coppa del Mondo del 1966, venne raso al suolo, i nostalgici insorsero gridando al sacrilegio del tempio.

Un tempio che è però stato poi ricostruito con criteri di un moderno impianto, diventando, con il suo arco illuminato che sovrasta il terreno di gioco da curva a curva, uno dei nuovi simboli di Londra.
Più drastiche invece le soluzioni adottate, ad esempio, dall’Arsenal, il club di cui l’attuale ad del Milan, Ivan Gazidis, è stato CEO per dieci anni, e dal Tottenham.
Entrambi i club londinesi hanno demolito i vecchi impianti per costruirsi una nuova casa.
Nel 2006 il vecchio Highbury, storica casa dei Gunners, ha lasciato spazio a un quartiere residenziale che è servito per finanziare la costruzione dell’Emirates Stadium.

White Hart Lane, costruito nel 1899, è stato demolito invece nel 2017, con il Tottenham che dovrebbe entrare a breve nella sua nuova casa (nell’ultimo anno e mezzo gli Spurs hanno giocato proprio a Wembley).
Chi invece non ha rinunciato alla storia sono stati Liverpool, Real Madrid e Barcellona.
L’importanza storica dello stadio di Anfield Road con la mitica curva della Kop, il memoriale per le 96 vittime di Sheffield, il cancello con la scritta «You’ll never walk alone», hanno avuto un ruolo chiave nella decisione del Liverpool di non costruire una nuova struttura, ma intervenire su quella esistente.
Stessa soluzione scelta da Real Madrid e Barcellona, che procederanno a una completa ristrutturazione del Camp Nou e del Santiago Bernabeu.

E a Milano? Potrebbe essere trovata una soluzione di compromesso. Il Comune di Milano sta spingendo affinché, in caso di demolizione di San Siro, il nuovo stadio sorga sull’area del vecchio ippodromo del trotto, accanto al Meazza. Insomma il nuovo stadio sarebbe comunque a San Siro.