La Roma chiude in utile il semestre chiuso al 31 dicembre 2018 grazie all’aumento dell’impatto della gestione dei calciatori e delle plusvalenze. Il CdA del club giallorosso ha infatti approvato ieri il bilancio semestrale, che torna ad avere il segno positivo.
Nel dettaglio, i Ricavi operativi consolidati al 31 dicembre 2018 sono pari a 134,8 milioni di euro (124 milioni di euro, al 31 dicembre 2017), in crescita di 10,9 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, sostanzialmente per l’andamento positivo dei Ricavi da gare, influenzati dal nuovo meccanismo di distribuzione delle risorse finanziarie generate dalla UCL, e per la contabilizzazione di contratti di partnership non ancora presenti nel primo semestre della passata stagione. Il decremento degli altri proventi è dovuto principalmente alla diminuzione dei rimborsi assicurativi derivanti dagli infortuni dei calciatori contabilizzati nel presente semestre.
In particolare, la partecipazione alla Champions League ha generato proventi per complessivi 53,3 milioni di euro, rispetto a 47,8 milioni di euro contabilizzati nel primo semestre dell’esercizio 2017/18. La differenza positiva è sostanzialmente dovuta al nuovo meccanismo di distribuzione delle risorse finanziarie generate della competizione, che garantisce maggiori risorse ai club partecipanti.
L’andamento dei ricavi del semestre è altresì caratterizzato dagli effetti positivi derivanti dai contratti di sponsorizzazione in essere con Qatar Airways, Hyundai Motors e Betway, non presenti nel primo semestre dell’esercizio 2017/18, pari complessivamente a 9 milioni di euro.
L’andamento positivo dei ricavi è stato parzialmente compensato dalla crescita del costo del personale tesserato, che risente della contabilizzazione di incentivi all’esodo riconosciuti a tesserati al momento della cessione o risoluzione del contratto, nonché delle scelte operate in sede di mercato sulla composizione e qualità tecnica della prima squadra. I costi operativi consolidati al 31 dicembre 2018 sono così pari a 136,1 milioni di euro (109,3 milioni di euro, al 31 dicembre 2017), in crescita principalmente per l’andamento del costo del personale tesserato (pari a 95,9 milioni contro i 73,3 del 2017).
La Gestione operativa del parco calciatori ha comportato nel semestre il conseguimento di un risultato netto positivo pari a 66,3 milioni di euro (negativo per 9,9 milioni di euro, al 31 dicembre 2017). Il saldo si compone di plusvalenze da cessioni di diritti alle prestazioni sportive, espresse al netto delle attualizzazioni, per 76,3 milioni di euro (2,4 milioni di euro, al 31 dicembre 2017), conseguite principalmente attraverso le cessioni dei Diritti alle prestazioni sportive dei calciatori Alisson, Strootman e Radonjic.
Le minusvalenze e svalutazioni da cessioni di diritti alle prestazioni sportive, pari a 1,3 milioni di euro (6,5 milioni di euro, al 31 dicembre 2017), sono dovute principalmente a valutazioni del DPS effettuate in conformità con i principi contabili internazionali (IFRS). Infine, il saldo si compone di oneri per acquisizioni temporanee di diritti, bonus riconosciuti a società di calcio, premi di valorizzazione, addestramento tecnico e solidarietà FIFA pari a 11,4 milioni di euro (7 milioni di euro, al 31 dicembre 2017), parzialmente compensati da ricavi per cessioni temporanee e altri proventi per 2,7 milioni di euro (1,2 milioni di euro, al 31 dicembre 2017).
Alla luce di quanto sopra, il Risultato economico consolidato al 31 dicembre 2018 è positivo per 1,7 milioni di euro, rispetto alla perdita di 40,3 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, con una variazione positiva di circa 42 milioni di euro. I ricavi complessivi, tenuto conto dei proventi della Gestione operativa calciatori, sono stati pari a 213,9 milioni di euro (127,5 milioni di euro, al 31 dicembre 2017), e il margine operativo Lordo (EBITDA) è positivo per 65,1 milioni di euro (4,8 milioni di euro, al 31 dicembre 2017).