Il Cholismo ha avuto il suo effetto anche nei conti dell’Atletico Madrid. L’impatto del ritorno da allenatore di Diego Pablo Simeone nella capitale spagnola, sponda Colchoneros, ha trasformato la squadra dentro e fuori dal campo.
Il palmarès parla chiaro: sbarcato a Madrid in una squadra che era già tornata a vincere (Europa League e Supercoppa Europea con Quique Sánchez Flores in panchina) ma ancora lontana dalle big, Simeone ha guidato l’Atletico alla conquista di una Liga, una Copa del Rey, una Supercoppa di Spagna, due Europa League e due Supercoppa Europea. Manca solo il colpaccio Champions, sfumato due volte in finale per mano dei rivali del Real Madrid (2013/14 a Lisbona e 2015/16 a Milano), ma l’impronta del Cholo ha permesso ai tifosi di vivere uno dei periodi più floridi della storia dei Colchoneros.
Tutto facendo le fortune del club anche a livello economico, non solo con le cessioni. La crescita sportiva ha infatti guidato quella dei conti: basti pensare che nel 2011, prima dell’arrivo di Simeone, l’Atletico aveva un fatturato (escluso il player trading) pari a poco meno di 100 milioni.
Sette stagioni dopo, nel bilancio al 30 giugno 2018 il club iberico ha avuto ricavi (sempre escludendo quelli dal calciomercato) per 353,7 milioni di euro: una crescita del 254% dal 2011 ad oggi. Numeri che potranno salire ulteriormente, considerando che l’Atletico ha previsto ricavi per circa 370 milioni di euro per la stagione in corso.
Cifre in cui ha avuto un impatto anche l’apertura del nuovo Wanda Metropolitano, subito diventata casa e fattore fondamentale per la squadra di Simeone, come dimostrato anche nella sfida con la Juventus. Costi alti, che hanno spinto l’indebitamento finanziario netto fino a quota 506 milioni di euro, ma dai quali l’Atletico punta a rientrare a lungo termine, con ricavi da abbonamenti e soci che nel 2017/18 sono saliti fino a superare quota 40 milioni di euro. Chiudendo l’ottavo esercizio consecutivo in utile, con un complessivo +30 milioni dal 2012 al 2018 (+4,4 milioni nel 2017/18).
Il tutto senza dimenticare il mercato, in entrata e in uscita: circa 160 milioni in plusvalenze negli ultimi cinque esercizi, realizzati grazie a cessioni come quelle che hanno portato Falcao al Monaco, Jackson Martinez al Guanghzou e Diego Costa al Chelsea, giusto per rimanere ai principali affari.
Dall’altra parte, la crescita è evidente anche negli acquisti: Lemar dal Monaco e il ritorno di Diego Costa proprio dal Chelsea hanno ritoccato i record di spesa, anche se a fare la differenza sono stati probabilmente i 30 milioni versati alla Real Sociedad per Antoine Griezmann.
Una crescita che ora si riflette così in campo e anche negli stipendi: il francese ha firmato un rinnovo da oltre 20 milioni di euro netti, mentre è decisamente più fresca la firma di Simeone su un contratto da circa 24 milioni lordi fino al 2022. Quanto basta per blindare il segreto di questo Atletico tutto garra e huevos.