E’ stata presentato il Giro d’Italia 2019, la celebre corsa a tappe, giunta all’edizione numero 102. A differenza di quanto accaduto sempre più spesso negli anni passati non è più prevista una partenza in terrà straniera, bensì in Emilia Romagna, a Bologna. L’appuntamento è fissato per sabato 11 maggio con una cronometro individuale di 8,2 km, che dal centro della città porterà gli atleti sul San Luca.
I ciclisti resteranno per tre giorni nella regione dei tortellini. Si prosegue poi domenica 12 dal capoluogo lombardo verso sud. Si torna poi domenica 19 per la Riccione – San Marino (RSM).
Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia, ha spiegato le ragioni che hanno spinto gli organizzatori a partire da Bologna e dall’Emilia-Romagna: “Questo progetto con la Regione Emilia-Romagna nasce da un rapporto ormai consolidato da qualche anno, che ha visto molte tappe importanti del Giro, partire, arrivare o transitare nella zona. Con il Presidente Bonaccini abbiamo convenuto che era giunto il momento di creare qualcosa di indelebile e indimenticabile con la partenza da Bologna e altre frazioni che coinvolgeranno buona parte territorio emiliano-romagnolo dalla costa alla montagna passando per la pianura. A differenza degli anni scorsi abbiamo pensato, di concerto con la Regione, di non fare tre tappe consecutive in avvio ma di dare una connotazione particolare ad ogni frazione. La partenza da Bologna, con una cronometro, che parte dal centro e finisce sul San Luca, dà un’identità forte a questa grande partenza. L’altra prova contro il tempo, da Riccione a San Marino, anch’essa molto impegnativa, sarà invece la tappa del vino e, in particolare, quest’anno, dedicata al Sangiovese. Poi la Ravenna –Modena e la ripartenza da Carpi il giorno seguente mostreranno altri luoghi e territori con le loro eccellenze storiche, culturali e culinarie”.