Sky chiude “un anno eccezionale” come lo definisce l’ad Jeremy Darroch con i conti che tengono anche alla pressione dei cambi. Il gruppo mette in evidenza i risultati a cambi costanti con ricavi a 13,5 miliardi di sterline in crescita del 5% (a cambi correnti la crescita è di circa l’1%), ebitda a 2,3 miliardi (+9%), l’ebit è salito del 7% a 1,5 miliardi e infine l’utile ha fatto un balzo dell’ 11% a 1,68 miliardi con un guadagno per azione di 67,3 pence.
“Oltre mezzo milione di nuovi clienti – aggiunge Darroch – Nel Regno Unito e in Irlanda abbiamo avuto eccellenti prestazioni operative e finanziarie; in Germania e in Austria, abbiamo completamente aggiornato tutti i nostri servizi come parte dei nostri piani per una crescita sostenuta a lungo termine in quello che è il più grande mercato televisivo europeo. In Italia, abbiamo avuto un anno rivoluzionario offrendo nuovi servizi su DTT e fibra, che ci consentono di raggiungere nuovi segmenti di mercato”.

In Italia, i ricavi sono cresciuti del 6% a 2,631 miliardi di sterline, con con ARPU in crescita fino al livello più alto di sempre di 45 euro, da 42 nel quarto trimestre 2017. “Nel quarto trimestre abbiamo nuovi 57.000 clienti, la migliore crescita netta in 28 trimestri e 133.000 nuovi utenti che pagano a prodotto”, ha spiegato. l’ad Jeremy Darroch. I ricavi da pubblicità sono cresciuti del 13%, sovraperformando significativamente il mercato pubblicitario televisivo trainato principalmente da ottime prestazioni dei canali free e digitali. L’ebitda è cresciuto del 29% a 342 milioni di sterline.
Accordo Sky-Perform, i dettagli: quanto costerà il ticket di DAZN
Tra le novità principali, Sky Q è arrivato in oltre 90mila famiglie (92mila circa), mentre l’acquisizione dei diritti tv della Serie A permette a Sky di avere 266 partite in esclusiva (più del doppio del precedente triennio) e 16 dei 20 più importanti big match a stagione.