Diritti tv Serie B – Non sono state sufficienti le offerte da parte di Sky, Mediaset, Perform e Mediapro per aggiudicarsi i diritti tv della Serie B di calcio 2018-2021. E allora – come riporta “Italia Oggi” – la Lega Serie B presieduta da Mario Balata ha deciso di aprire un secondo giro di trattative private, al quale potranno partecipare i quattro pretendenti e pure Eleven sports ed Eurosport, che in una prima fase avevano espresso un interesse per la competizione cadetta.
Diritti tv Serie B – Fissato un minimo iniziale di 60 milioni di euro
Qualche operatore ha già messo sul tavolo oltre 23 milioni di euro all’anno, superando la quota annua incassata complessivamente dalla Serie B nel triennio 2015-2018, quando i match in pay tv erano trasmessi da Sky che aveva versato circa 17 mln all’anno, cui sommare gli altri diritti per le partite e gli highlights in chiaro.
I vertici della Serie B, che all’inizio dell’asta avevano fissato un minimo di 60 milioni di euro annui, vogliono però valorizzare al massimo i diritti tv del campionato. Le nuove offerte dovranno arrivare entro i prossimi giorni, con buste aperte e poi valutate dall’assemblea dei club di Serie B convocata per il 29 giugno alle ore 12. Oggi, intanto, sarà presentato a Milano il nuovo title sponsor della Serie B, che subentrerà a ConTe.it. A breve anche la Serie A di calcio dovrà ufficializzare il nuovo main sponsor, dopo che il prossimo 30 giugno scadrà il contratto che da 20 anni legava la manifestazione a Tim.
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Diritti tv Serie B – Ancora una serie di nodi da sciogliere per il campionato cadetto
Per quanto riguarda il campionato cadetto, c’è tuttavia una serie di nodi da risolvere. Il primo riguarda il giorno in cui disputare le partite, e che potrebbe cambiare: si dovrebbe passare dal sabato alla domenica pomeriggio a partire dal 2018-2019. C’è poi da stabilire l’elenco dei 22 club che giocheranno il campionato: il Cesena, infatti, è sull’orlo del fallimento; il Parma, appena promosso in Serie A, potrebbe tornare in B per presunti illeciti sportivi; e, infine, sono, almeno teoricamente, a rischio le iscrizioni al campionato di Serie B di Foggia (per una vicenda di pagamenti in nero) e del Bari (problemi finanziari).