Premier League, cambia la ripartizione dei diritti tv esteri

Le big six della Premier League ottengono una nuova distribuzione dei diritti tv esteri, ma vincono solo in parte. La lega inglese ha infatti annunciato oggi l’accordo per nuova una nuova…

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Le big six della Premier League ottengono una nuova distribuzione dei diritti tv esteri, ma vincono solo in parte. La lega inglese ha infatti annunciato oggi l’accordo per nuova una nuova formula di distribuzione dei futuri ricavi delle trasmissioni internazionali dalla stagione 2019/20 in poi.

Le squadre inglesi più importanti hanno infatti spinto nelle ultime settimane per poter incassare una fetta maggiore dai ricavi esteri. Una posizione che aveva trovato contraria la maggior parte delle altre società.

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Attualmente la Premier League distribuisce equamente tutte le entrate dai diritti tv esteri tra i club. Dalla stagione 2019/20, i club continueranno a dividersi equamente l’attuale cifra dei ricavi da diritti tv internazionali, ma ogni eventuale nuovo ricavo sarà distribuito in base alla posizione in classifica.

Nella stagione 2017/18, la Premier League ha distribuito 815 milioni di sterline tra i club: questa cifra continuerà quindi ad essere distribuita equalmente alle società, che riceveranno quindi circa 40 milioni di sterline ciascuna. Se i ricavi nelle prossime stagioni dovessero salire, ad esempio, a 1 miliardo di sterline, i 185 milioni in più saranno distribuiti in base alla posizione in classifica.

Tuttavia, la Premier League ha fissato un ulteriore paletto: il rapporto tra i ricavi della società che incasserà di più e quella che riceverà meno soldi dai diritti tv complessivi non potrà superare l’1,8:1. Un valore che non potrà essere superato: nel caso in cui, tramite la distribuzione dei diritti esteri, il limite venisse raggiunto, i ricavi rimanenti verrebbero suddivisi in modo da mantenere sempre il rapporto entro l’1,8:1.

“Questo nuovo accordo continuerà nella tendenza dell’equa suddivisione iniziata nel 1992 con la nascita della Premier League, ma con un sottile cambiamento. La novità incentiverà  ulteriormente i risultati in campo, mantenendo però allo stesso tempo la Premier League come la più equa in Europa in termini di ripartizione dei ricavi”, ha spiegato il presidente esecutivo della Premier League, Richard Scudamore