Si apre l’ennesima settimana decisiva sul fronte diritti tv della Serie A. Domani infatti è prevista la prima di due assemblee della Lega in cui si capirà il futuro prossimo della Serie A in tv.
A fare il punto sulla situazione è stato Stefano Campoccia, vicepresidente dell’Udinese nonché uno dei quattro consiglieri di Lega eletti nella scorsa settimana. «Noi come Lega siamo tranquilli – le sue parole in un’intervista al Messaggero Veneto -, loro dovevano presentarsi con la fideiussione o la copertura da un miliardo e 250 milioni, quindi sono inadempienti, a meno che non si presentino con le garanzie. I prossimi giorni saranno cruciali, ma dal nostro punto di vista, come Udinese, sarebbe una iattura finire in tribunale e perdere l’unico operatore mondiale, non produttore ma intermediario, che sta investendo sul calcio».
Molto ruota ed è ruotato intorno all’ormai noto canale di Lega. «Nella busta che Mediapro ha presentato al nostro bando c’era una lettera accompagnatoria in cui ci era stato detto che col canale avremmo avuto molti più ricavi, con la prospettiva di portare a due miliardi il valore del prodotto serie A in un futuro a breve – ha proseguito Campoccia -. Noi come Lega su questo tema siamo rimasti a galleggiare, vuoi perché l’accesso al progetto audiovisivi sul canale non c’è mai stato e vuoi perché il commissariamento della Lega non ha aiutato, così come gli schieramenti contrapposti tra club, di cui alcuni molto più vicino a Sky».
Il progetto canale, tuttavia, non è stato ancora messo da parte. «O noi vendiamo a Sky il nostro prodotto – ha spiegato Campoccia al Messaggero Veneto -, con Sky che garantirà lo stretto necessario, oppure noi dobbiamo recuperare il progetto con l’opportunità di fare il canale anche con Mediapro, non più come intermediario, ma come editore». E se Mediapro perdesse i diritti, «la Lega serie A controlla una lega service che ha già l’autorizzazione a essere editore della comunicazione» e nel caso dello scenario peggiore «potremo fare il canale diventando quindi editori con una legge dello stato che impone a Sky di distribuire la visione degli eventi e Infront ci dice che anche adesso saremmo in grado di farlo».
L’obiettivo tuttavia è arrivare ad una «transazione di equa soddisfazione pensando a una futura collaborazione insieme. È una partita un po’ delicata e spero di trovare una quadra in modo che gli spagnoli non sbattano la porta e che non vengano dichiarati totalmente inadempienti». Secondo Campoccia, infatti, nel futuro la Serie A «dovrà arrivare al canale, se non subito ma fra tre anni questa Lega dovrà proiettarsi al canale come la Francia e la Spagna, anche se nel mondo ci sono ancora i produttori. Gli ostacoli al canale sono stati il commissariamento, che aveva origine politiche. Noi come Udinese siamo sempre stati a favore del canale».