Telefonica socia di Mediaset Premium. Quali impatti sul futuro del Milan?

Il grande accordo sulla pay tv tra Mediaset, il gruppo televisivo controllato dalla Fininvest della famiglia Berlusconi, e Telefonica, il colosso spagnolo delle tlc, avrà un effetto positivo…

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Il grande accordo sulla pay tv tra Mediaset, il gruppo televisivo controllato dalla Fininvest della famiglia Berlusconi, e Telefonica, il colosso spagnolo delle tlc, avrà un effetto positivo anche per il Milan? Più volte, negli ultimi tempi, sulla stampa finanziaria era stata fatta balenare la possibilità che l’eventuale partner del biscione in Mediaset Premium avrebbe potuto essere coinvolto anche in successivo riassetto azionario riguardante il club rossonero. A questo proposito era stato fatto il nome di Al Jazeera, il gruppo televisivo controllato dalla famiglia reale del Qatar, cui come è noto fa capo anche il controllo del Paris Saint-Germain, come il soggetto che avrebbe potuto dare una mano alla famiglia Berlusconi sia sul fronte della pay-tv, rilevando una quota di Mediaset Premium, sia sul fronte calcistico, acquistando una partecipazione di minoranza, se non addirittura il controllo, del Milan, ma comunque apportando i capitali necessari al rilancio del club.

E invece, nonostante nelle settimane scorse, Ali Bin Thamer al Thani, componente della famiglia reale del Qatar, abbia pubblicamente ribadito l’interesse di Al Jazeera, il riassetto azionario in Mediaset Premium ha visto protagonisti gli spagnoli, che per storia e tipologia di business non sono certo interessati ad investire in un club di Serie A, e non i qatarioti. Questa mattina Mediaset ha infatti annunciato che il gruppo guidato da Cesar Alierta “acquisirà l’11,11% delle attività di Premium con un investimento di 100 milioni di euro”. Un investimento “che riflette un equity value di 900 milioni di euro della società di nuova costituzione nella quale verranno conferite le attività pay di Mediaset”.

Questo non significa che l’ipotesi Al Jazeera sia tramontata. Tutt’altro. Mediaset ha infatti sottolineato che “l’ingresso in Premium di un partner di rilievo come Telefonica avvia il processo di apertura della pay tv italiana a ulteriori partner internazionali in una logica di sviluppo delle attività di produzione e distribuzione di contenuti su tutte le piattaforme a pagamento”. Il processo di allargamento internazionale del capitale di Mediaset Premium, come ha sottolineato lo stesso Pier Silvio Berlusconi in un’intervista al Corriere della Sera, va dunque avanti, tanto che sarebbero in corso colloqui anche con altri soggetti, tra cui proprio Al Jazeera, i francesi di Vivendi, “e non solo”.

Stando ai pareri raccolti negli ambienti finanziari milanesi appare tuttavia difficile che i soggetti che eventualmente saranno coinvolti nel riassetto azionario di Mediaset Premium possano avere interesse a investire nel Milan. Di sicuro non serviranno a rilanciare il club le risorse raccolte da Mediaset con le operazioni realizzate nelle ultime settimane. Grazie al collocamento sul mercato del 25% di EI Towers, alla cessione del 22% di Digital Plus alla stessa Telefonica e all’accordo di oggi su Mediaset Premium, il gruppo di Cologno Monzese ha incassato circa 750 milioni. Risorse che rimarranno nelle società operative, considerata l’imponente mole di investimenti che Premium dovrà sostenere alla luce degli investimenti per accaparrarsi i diritti della Serie A 2015-18 e quelli della Champions League 2015-18, e che non saranno dunque trasferiti alla capogruppo Fininvest.

Anzi, secondo quanto riportato dal quotidiano MF lo scorso 3 luglio, non è detto che anche il prossimo anno Mediaset decida di non distribuire dividendi alla capogruppo e ai soci di minoranza, per mantenere in azienda le risorse necessarie a finanziare lo sviluppo del progetto pay.