Il Derby County ha denunciato l’ex Ceo del club per spese eccessive in operazioni legate alla sua ex agenzia di calciatori, la Wesserman Media Group.
Sam Rush è stato licenziato dal ruolo di Ceo del County, che milita in Championship, lo scorso 3 maggio: il 22 dicembre la società lo ha citato in giudizio per grave colpa e violazione del dovere fiduciario. In particolare, nel mirino del club ci sono alcune operazioni condotte sul mercato con la WMG, di cui Rush era stato il capo delle operazioni in Europa.
«Il reclamo riguarda determinati contratti stipulati dal Club, tra cui: accordi di scouting e di consulenza che non sono stati autorizzati dal Consiglio di amministrazione; commissioni per trasferimenti di giocatori che erano al di sopra della cifra concordata dal Consiglio; salari superiori a quanto concordato e / o notificato al Consiglio; il pagamento di commissioni eccessive ad agenti che erano anche non autorizzati dal Consiglio», questo quanto contestato dal County all’ex dirigente.
La società inoltre ha fatto una richiesta di danni per 6.841.107,60 sterline, pari a circa 7,8 milioni di euro. Una cifra che potrebbe salire, poiché il club sta valutando anche le potenziali passività future legate all’operato dell’ex Ceo.
Sono diversi i tratti che hanno collegato il Derby County alla WMG: tra il 2015 e il 2016, il Derby ha firmato cinque giocatori che erano clienti WMG (Darren Bent, Jacob Butterfield, Jason Shackell, Bradley Johnson e Nick Blackman), oltre ad un allenatore (Paul Clement, nominato manager a giugno 2015 per essere licenziato a febbraio 2016), mentre collegamenti potrebbero esserci anche riguardo le operazioni relative ai giocatori Marcus Olsson e Abdoul Camara, come spiega il Daily Mail.
Da parte sua, anche Rush ha citato in giudizio il Derby County. L’ex Ceo ha infatti chiesto due milioni di sterline alla società inglese per violazione del contratto, oltre alla violazione di una clausola che avrebbe garantito una quota azionaria del 5% a Rush per il ruolo avuto nell’acquisizione del club da parte di Mel Morris nel 2015.