Quanto stipendio finisce realmente nelle tasche dei calciatori di Serie A? Tra tasse e contributi, poco più della metà. A calcolare il valore netto degli stipendi per i calciatori della massima serie è stata l’Associazione Italiana Calciatori, che ha reso noto, considerando le varie voci, quali sono i valori netti che i giocatori devono ricevere.
In base all’articolo 17 dell’accordo collettivo tra l’AIC e la Lega Serie A, ogni singola società dovrà effettuare “agli enti previdenziali competenti i versamenti previsti dalla legge per l’assicurazione contro l’invalidità, vecchiaia e superstiti e quella contro le malattie, anche per la parte a carico del Calciatore, ed i relativi importi saranno trattenuti in rivalsa dalla retribuzione versata allo stesso”.
Come si arriva, quindi, al valore netto di uno stipendio, partendo dal lordo (che è la cifra inserita in ogni contratto)? L’AIC nella sua tabella lordo-netta per l’anno 2018 parte dai contributi previdenziali: in particolare, il fondo sportivi ha un’aliquota in carico al giocatore del 9,19% fino a 46.630 euro lordi, del 10,19% tra 46.630 e 101.427 euro lordi, e dello 0,75% da 101.427 in su. Per i giocatori, ad esempio, vale 14.653,99 euro per uno stipendio da 10 milioni di euro lordi annui. Per quanto riguarda, invece, il fondo di fine carriera, ha un’aliquota pari all’1,25% fino a 101.427 euro: da questa cifra in su, il valore è pari a 1.267 euro. I contributi previdenziali pesano, quindi, un massimo di 15.921,80 euro sulla busta paga di ciascun giocatore.
Oltre a questi, per arrivare al valore netto va considerata l’Irpef. l’imposta sui redditi delle persone fisiche nel 2018 vale dal 23% (per i redditti fino a 15.000 euro) fino al 43% per i redditi superiori a 75.000 (25.420+il 43% sulla parte eccedente i 75.000). Nella tabella dell’AIC, non è stato considerato (perché diverso da calciatore a calciatore) il carico familiare e, per quanto riguarda le aliquote di compartecipazione all’Irpef, per le Regioni ed i Comuni, è stata inserita l’aliquota minima identica a tutti i Comuni e Regioni d’Italia.
Per un calciatore che guadagna un milione di euro lordi annui, l’Irpef pesa così per 416.323,63 euro più 14.072,32 di addizionale: nelle tasche del giocatore finiranno quindi 553.682,26 euro netti. Un calciatore che invece guadagna 1.001.020,76 di euro netti, peserà sulle casse della società (solo per quanto riguarda la retribuzione) 1.805.000 euro lordi.
Alzando le cifre, un calciatore che guadagna 5.002.060,76 euro netti peserà sulla società per 9.005.000 euro lordi, mentre un giocatore con uno stipendio da 10 milioni di euro lordi riceverà 5.554.982,26 euro netti: il rapporto è di circa 1 a 1,8. Il 45% circa dello stipendio di un calciatore di Serie A finisce così in tasse e contributi, con il 55% circa che rimane nelle tasche del giocatore.