Silvio Berlusconi si rituffa in campagna elettorale e pur non essendo più presidente del Milan torna a fare leva sul club di cui è stato presidente per 31 anni, il più vincente della storia rossonera, per toccare gli animi dei tifosi del diavolo.
Sebbene lo scorso 13 aprile Fininvest abbia incassato un bonifico di 520 milioni di euro per il 99,93% del Milan, passato così alla Rossoneri Sport Investment Lux di Yonghong Li, Berlusconi, che finora si era tenuto lontano dai temi calcistici (anche se qualche ricostruzione di stampa gli aveva attribuito giudizi critici sul gioco e i risultati del Milan di Montella), è uscito allo scoperto parlando a margine della registrazione di un’intervista a Maurizio Costanzo che andrà in onda questa sera su Canale 5.
«Per ora non vado nemmeno a San Siro. Ma sono molto deluso: gli accordi presi all’inizio per il bene della squadra erano diversi».
L’allusione clamorosa, riferisce Repubblica, che cita alcuni testimoni della scena, non è solo alla dispendiosa e finora vana campagna acquisti, ma anche al mancato ingresso dei nuovi sponsor e agli introiti finora ipotetici dal mercato cinese.
E così aprendo le danze della campagna elettorale (s’infittiscono le voci sull’ex ad rossonero Galliani candidato a Montecitorio), Berlusconi ha “confessato” le proprie pene: «Guardo la squadra in tv e sto male, non sono più andato allo stadio ». Poi ha dribblato il solenne giuramento ai milanisti («lascerò il Milan in buone mani») con la suddetta professione di scetticismo: adesso il primo ad avere dubbi sulla proprietà cinese è lui, che la avallò in primavera.